Gli studenti di Bogen in municipio ad Arco

Nella mattina di martedì 4 luglio una rappresentanza della nona classe della “Albertus-Schule” di Bogen, di cui undici studenti e due insegnanti, in gita scolastica della città gemellata di Arco, è stata ricevuta in municipio dal sindaco Alessandro Betta e dall’assessore Guido Trebo, assieme a un componente della Consulta dei genitori e alle rappresentanze del Partnerschaftsverein Bogen (il comitato dei gemellaggi di Bogen) e dell’omologo arcense, il comitato Obiettivo Europa (con il vicepresidente Lino Rosà).

I ragazzi, sedicenni, hanno appena concluso l’Abitur, l’equivalente tedesco dell’esame di maturità. Arrivati lunedì, si fermeranno fino a domenica e seguiranno un programma di visite e iniziative culturali e sportive, seguiti dai volontari di Arco Obiettivo Europa. Nel suo intervento di saluto e di benvenuto, il sindaco ha in particolare sottolineato il valore straordinario dell’unione dei popoli europei, fondata sui principi della pace, dell’apertura, del benessere e della cultura, e in particolare si è detto contento dell’amicizia che da tanto tempo lega Arco e Bogen, con un ringraziamento speciale al comitato Arco Obiettivo Europa. Ai giovani ospiti l’amministrazione comunale ha fatto dono di una copia ciascuno della guida turistica, in lingua tedesca, «Der Arco Reiseführer. Die Natur, die Geschichte».

Il gemellaggio con Bogen, città di diecimila abitanti nel Land della Baviera a circa 500 chilometri da Arco, risale al settembre del 1991 (in precedenza le due città erano state legate da un patto di amicizia siglato otto anni prima, nel settembre del 1983). I festeggiamenti per il 25° anniversario si sono tenuti nel luglio del 2016 ad Aldesbach, nell’ambito del tradizionale «Tour dei gemellaggi», manifestazione che si ripete annualmente con le città gemellate (oltre a Bogen, Schotten dal 1960, primo gemellaggio trentino, e Roccella Jonica dal 2007) e amiche (Belœil in Belgio, Crosne in Francia, Maybole in Scozia e Rýmařov in Repubblica Ceca, diventate tali nel 2000, in occasione del 50° anniversario della dichiarazione di Schumann).