Fitta di Arco in via del Torchio, necessario un miglioramento
Un ricettacolo di rifiuti “accompagnato” da erbacce, bottiglie vuote in plastica, cartacce. Questa è quanto rimane della Fitta di Arco, che così presentandosi alla vista non è certo un bello spettacolo per chi passa e osserva scuotendo la testa. Il canale lungo via della Cinta fino a via del Torchio, purtroppo, pone davanti agli occhi dei pedoni tutto questo per la consapevolezza, tuttavia, di chi amministra la città di Arco. Tutto dipende dal Consorzio di Miglioramento Fondiario “reo”, secondo il Comune, di aver prosciugato il canale dopo l’installazione di una nuova tubatura nella quale scorre oggi la Fitta. Una valvola che intercetta l’acqua del fiume Sarca posizionata a Prabi (una valvola di sfogo, precisa il vicesindaco Zampiccoli) e permette il prelievo a fini irrigui, da aprile a ottobre e per il tempo necessario (dalle otto alle dieci ore quotidiane) a mantenere efficace il sistema. La soluzione per sistemare la bruttura? Acquisire la proprietà del sedime della Fitta in modo che il Comune possa ovviare e mettere rimedio, chiedendo al Consorzio di spostare la valvola di Prabi in via Lavandaie affinché quel tratto possa rivivere dello scorrere dell’acqua. Acquisire la proprietà è il primo passaggio, spostare la valvola il secondo, poi si potrà procedere a adottare la soluzione migliore per quel tratto che va decisamente riqualificato anche per la pavimentazione e la posa di ringhiere a protezione. Fermo restando che l’inciviltà di chi vi getta dentro rifiuti d’ogni genere è il primissimo passo per evitare un generoso lavoro di pulizia.