Appartamenti per turisti, obbligatoria all’esterno la targa “Cipat”
Si chiama “Codice Identificativo Turistico Provinciale”, in breve “Cipat”, ed è obbligatorio esporlo laddove l’alloggio sia destinato a scopi turistici. Non è certo la soluzione alla criticità della carenza di appartamenti per i residenti, ma un passo verso una regolamentazione del settore che sta “togliendo” alloggi a famiglie, lavoratori stagionali, nuovi residenti che non sanno dove andare ad abitare.
La Delibera di Giunta adottata in Provincia, dunque, dà una prima risposta in tale direzione per la soddisfazione a Palazzo Pretorio, a Riva del Garda. Rendendo pubblica l’attività ricettiva si fa un primo passo verso una regolamentazione di un “fenomeno” che stava prendendo una strada sulla quale si sono levate moltissime proteste. Per chi non rispetterà l’esposizione della targhetta sono previste sanzioni da 500 a 5.000 euro per ogni singolo caso. Il tutto contemplato nelle dichiarazioni che un proprietario di alloggio destinato a scopo turistico deve osservare: caratteristiche dell’appartamento, dichiarazione in Questura e riscossione dell’imposta di soggiorno. Oltre alla targhetta col codice Cipat, per i proprietari vige l’obbligo di esporre il logo ufficiale del Trentino e, a seconda della zona, anche quello dell’APT di competenza.
Nel Garda trentino sono ben 386 gli alloggi destinati ad utilizzo turistico, e la targa esposta dovrebbe aiutare a fare i controlli e scovare chi, invece, lo fa abusivamente agendo nel sommerso. La criticità degli alloggi turistici, però, non esiste solo nel Garda trentino, ma anche in altri Comuni del lago di Garda, dove gli alloggi sono anche in misura minore rispetto a quelli presenti nel Garda trentino. Una criticità che la Comunità del Garda, ente nel quale il Comune di Riva è rientrato con la giunta Santi, ha a cuore e sta cercando di affrontare al meglio, “copiando” le misure adottate in Trentino per arginare il fenomeno.
L’accoglienza, precisa Palazzo Pretorio, non s’improvvisa all’ultimo momento, anche per questo il “fenomeno” va tenuto sotto controllo per garantire a chi viene in vacanza nel Garda trentino che il soggiorno risponda ai canoni di una certa professionalità.