Col drone alla ricerca del fiore raro che cresce sul Baldo

Redazione08/06/20233min
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Con l’arrivo della bella stagione entrano nel vivo le attività di monitoraggio sul campo di “Life Seedeforce”, progetto che coinvolge 15 partner italiani e stranieri con l’obiettivo di salvare le piante più a rischio dall’estinzione grazie alle banche dei semi. Tra queste vi è la Saxifraga tombeanensis, una specie endemica delle Prealpi Gardesane che deve il suo nome al Monte Tombea, al confine tra le province di Brescia e Trento. Un piccolo cuscinetto dai fiori bianco candidi, che cresce lentamente, aggrappata alle pareti più impervie e scoscese, al riparo da frequentatori umani e animali. Una specie che difficilmente può essere avvistata da chi frequenta le montagne della zona.
Per trovarla, infatti, i ricercatori del progetto hanno effettuato uno speciale monitoraggio sulle pareti del Monte Baldo con l’ausilio di un drone che ha potuto raggiungere anche i punti più impervi della parete che si affaccia sul lago di Garda. “Con questo sistema – spiega Costantino Bonomi, coordinatore di LIFE Seedforce – riusciamo a scandagliare tutte le rupi, anche quelle solitamente inaccessibili, per quantificare in maniera corretta l’entità delle popolazioni, conteggiando anche le classi di età e la potenzialità riproduttiva. Questo è un dato importante per valutare il rischio di estinzione e pianificare gli interventi di tutela della specie”.

 

 

In questi giorni, tra le 7 specie di massima priorità per la provincia di Trento, sono in fioritura anche il Gladiolo di palude (Gladiolus palustris) sulle colline sopra Rovereto e il Barbone adriatico (Himantoglossum adriaticum) presso Terlago e Castel Thun.
Il progetto, iniziato nel 2022, dopo una prima fase di valutazione delle condizioni ambientali e dello stato delle popolazioni, sta ora procedendo con la fase di messa a punto delle azioni di conservazione, quali ad esempio le iniziative di miglioramento di habitat e di propagazione delle specie a maggior rischio. In parallelo, i partner di progetto stanno conducendo azioni simili su altre 22 specie prioritarie in altre regioni d’Italia e nelle zone transfrontaliere in Francia, Slovenia e Malta.

 

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