Volontariato aziendale all’Aquafil, 16 dipendenti a “Casa Mia” e “Fondazione”

Redazione20/05/20233min
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Aquafil ha promosso un progetto di volontariato aziendale in collaborazione con le Apsp Casa Mia di Riva del Garda e Fondazione Comunità di Arco.
L’azienda, che produce fibre e polimeri di nylon, ha messo a disposizione 500 ore dei propri dipendenti della sede principale di Arco a sostegno delle attività dei centri socio educativi territoriali e di situazioni di fragilità. I dipendenti che hanno aderito, fino ad oggi 16, dedicheranno quindi una parte del proprio orario di lavoro al volontariato. Una novità, per il Trentino, mentre a livello nazionale è già da alcuni anni che il volontariato d’impresa si sta diffondendo. Nato negli anni Novanta negli Stati Uniti, fornisce la possibilità alle aziende grandi e piccole di incoraggiare e organizzare la partecipazione del proprio personale alla vita della comunità locale a sostegno di realtà del terzo settore, mentre i dipendenti che aderiscono possono fornire un contributo prezioso alla comunità e accrescere la propria sintonia con l’azienda.

La novità, che prende il via il 22 maggio alla Fondazione Comunità di Arco e il 12 giugno al Casa mia di Riva del Garda, è stata presentata dalla presidente Mariacristina Rizzonelli, il direttore Renzo Galvagni, la responsabile dei progetti esterni Francesca Giuliani e la referente per i progetti di volontariato Benedetta Zucchelli. Per la Fondazione Comunità di Arco c’era la direttrice Laura Pollini, per Aquafil Maria Giovanna Sandrini e Sara Campedelli, oltre ai dipendenti che hanno aderito.

«Siamo convinti che ci deve essere relazione tra l’azienda e il suo territorio -ha spiegato per Aquafil Maria Giovanna Sandrini- per questo abbiamo proposto questa iniziativa, che ci dà la possibilità di dare qualcosa alla comunità che ci ospita. 500 ore a disposizione del volontariato, durante l’orario di lavoro per essere presenti qui in Apsp e alla Fondazione di Arco e di dare il nostro contributo. Come inizio abbiamo scelto queste due realtà del territorio, ma pensiamo che sia un inizio e che la cosa possa essere ampliata, fornendo ad altri nostri dipendenti la possibilità di sperimentare cosa il volontariato cosa possa dare a livello individuale come gratificazione e come esperienza arricchente».

«Mi dedico già a delle esperienze di volontariato -ha detto Chiara, dipendente di Aquafil che ha aderito all’iniziativa- purtroppo però negli anni il tempo libero è diventato sempre meno. Quindi ho trovato questa iniziativa, oltre che innovativa, davvero utile: desideravo fare del volontariato ma non mi era più possibile, e questa novità mi pare perfetta e mi consentirà di mettere a disposizione del prossimo una parte del mio tempo lavorativo».

 


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