I professionisti della montagna, ambasciatori del territorio

Redazione31/03/20234min
auPairEuregio giovani montagna

 

I professionisti della montagna che lavorano in Trentino, maestri di sci, guide alpine e accompagnatori di media montagna, pur sottolineando alcune criticità, a cominciare dai cambiamenti climatici, guardano con fiducia al futuro, evidenziando un forte legame con il territorio e un grande senso di appartenenza alla categoria. È quanto emerge da un’indagine promossa dal Servizio Turismo e Sport della Provincia autonoma di Trento e realizzata attraverso Tsm|Accademia della Montagna, in partnership con il Collegio delle Guide Alpine, l‘Associazione Accompagnatori di Media Montagna, il Collegio dei Maestri di Sci e l’Associazione Maestri di Sci.
Intento della ricerca, che ha coinvolto 978 professionisti su un totale di circa 2500 che operano in Trentino, era approfondire le esigenze, le preferenze e le aspettative di sviluppo professionale, i fabbisogni formativi e, in termini generali, di fotografare lo stato attuale del settore e le possibili prospettive future.

Dai dati raccolti emerge un quadro di professionisti preparati tecnicamente che manifestano un significativo senso di appartenenza alla professione e al territorio e la disponibilità, diffusa e condivisa, ad affrontare i cambiamenti in atto. La maggior parte dei professionisti (90% del totale dei rispondenti) afferma di ritenere importante appartenere ad una Scuola o comunque a una qualche forma associativa. Per quanto riguarda le aspettative dei professionisti nei confronti dei servizi offerti da una Scuola o da una associazione, la maggior parte (95%) si aspetta un supporto nell’area marketing e promozione, ma sono numerosi anche i professionisti che si aspettano un supporto nell’allargamento della clientela verso nuovi mercati (91%), nella formazione non solo di tipo tecnico, ma anche culturale (87%), nell’assistenza per quanto riguarda le questioni burocratiche e assicurative (86%) e nella gestione della relazione con i clienti (81%). Il 76% dei professionisti che hanno risposto al questionario esercitano altre attività lavorative oltre a quelle legate alla montagna. Tra queste per la maggior parte si tratta di attività legate al settore del turismo o dello sport. I professionisti intervistati lavorano prevalentemente dove vivono e si dichiarano soddisfatti del proprio lavoro, manifestando un atteggiamento e un’aspettativa positiva verso il futuro. Fra le opportunità che intravedono: il crescente interesse nei confronti delle pratiche outdoor (segnalato dall’88%), la forza di promozione legata alla diffusione dei social media (76%) e il boom del turismo in montagna (71%).

Sono, inoltre, consapevoli di essere un importante riferimento non solo per le questioni di ordine tecnico, ma anche per la sicurezza nella frequentazione delle montagne e per la conoscenza del territorio e del paesaggio.

Più della metà dei professionisti collaborano con strutture recettive del territorio, che propongono ai loro ospiti un’esperienza in montagna e con le scuole. Sono comunque rilevanti anche i numeri dei professionisti che si appoggiano a tour operator e agenzie di viaggi e ad associazioni di territorio.

 


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