“Monte Baldo patrimonio Unesco”, due progetti contrapposti

Il sindaco di Costermano Antonio Passarini “diffida” la Regione Veneto che, almeno nelle intenzioni, sembra pronta ad inserire i Comuni che aderiscono al Mab, ossia al “Man and Biosphere” nell’iter per la candidatura del Monte Baldo quale patrimonio dell’Unesco. Questo perché il primo cittadino del Comune veronese sta portando avanti un altro progetto chiamato, appunto, Mab e che ricade sempre sotto l’egida dell’Unesco. Insomma, due progetti che vanno più o meno nella stessa direzione ma con “sostenitori” diversi tra i Comuni che si affacciano sul lago di Garda. A favore del primo, “Monte Baldo patrimonio Unesco”, ce ne sono 11, di cui sei del veronese (Malcesine, Brentino Belluno, Brenzone, Caprino, Ferrara del Monte Baldo e Rivoli) e ben cinque trentini (Ala, Avio, Brentonico, Mori e Nago Torbole), mentre per l’altro progetto”Mab” ne sono presenti 15 tra l’area veronese e della gardesana centrale, e altri della sponda opposta, la bresciana, con Limone sul Garda, Magasa, Salò, Toscolano Maderno, Tremosine, Valvestino, Tignale, Gardone e Gargnano.

Passarini ricorda alla Regione che il progetto Mab è stato presentato nel 2022 a Venezia, che entro l’estate del 2023 avranno aderito 17 Comuni (sei veronesi con S. Zeno, Torri, Garda, Costermano, Bardolino e Affi) e che poi si passerà a studi più avanzati con lo studio di appositi bandi per ottenere i relativi finanziamenti in alternativa ai fondi degli Enti comunali coinvolti.

Il progetto “”Monte Baldo patrimonio Unesco”, ha invece una storia un più lunga, grazie alla “Associazione Monte Baldo Patrimonio dell’Umanità”, costituita nel 2020 per affiancare i processi istituzionali di candidatura. Conta già più di cento soci, trentini e veneti. Grazie al lavoro di conoscenza e promozione finora svolto, l’associazione ha in attivo un rilevante percorso formativo per i propri soci con molte conferenze tematiche con specialisti ed uscite sul territorio.