Transizione digitale: “L’uomo non è un codice binario”
La transizione digitale cambierà in maniera definitiva la nostra vita. Le nuove tecnologie porteranno con sé nuovi stili di vita, nuovi modelli economici e nuove opportunità. L’innovazione non potrà essere lasciata al mero discrimine della tecnologia. Al contrario, l’innovazione richiede ancor più la capacità e l’impegno delle persone con l’obiettivo di umanizzare le tecnologie e, in definitiva, di generare una nuova etica a vantaggio di tutti i cittadini. È questo il messaggio che arriva da Trento dove, nelle sale del Castello del Buonconsiglio, si è tenuto il convegno su “Transizione digitale tra etica ed innovazione”.
La conferenza è stata voluta dalla Provincia autonoma di Trento in un momento che vede il Trentino lavorare al nuovo distretto digitale, progetto profondo, destinato a cambiare il rapporto tra pubblica amministrazione, cittadini ed imprese.
Il convegno ha visto la partecipazione dell’arcivescovo di Trento, Lauro Tisi: “Il mondo digitale, non dobbiamo mai dimenticarlo, nasce come una riduzione della realtà a un codice binario: 0 e 1. Ogni aspetto dello scibile e del comunicabile può beneficiare di questa straordinaria invenzione. Essa, al contempo, genera però un approccio altamente semplificato alla realtà. Nasciamo ‘analogici’, non ‘digitali’ e la nostra realtà è fatta di immagini, volti, esperienze, emozioni che il dato numerico non potrà mai contenere ed esaurire”.
La transizione digitale in Trentino è stata ripercorsa da Paolo Nicoletti, direttore generale della Provincia: “Il processo di innovazione e le nuove tecnologie ci permetteranno di realizzare una pubblica amministrazione connessa, digitale, inclusiva. La trasformazione digitale è già in atto in Trentino e passa attraverso l’estensione delle reti di nuova generazione sul territorio, l’efficientamento e la semplificazione del rapporto con i cittadini, in particolare i più deboli, e gli operatori economici”.
Secondo il direttore generale Paolo Nicoletti, gli obiettivi del Distretto Trentino Digitale 2026 prevedono, in particolare, di diffondere l’identità digitale, almeno all’80% della popolazione; colmare il gap di competenze digitali, con almeno il 70% della popolazione “digitalmente abile”; portare circa il 75% delle pubbliche amministrazioni a utilizzare servizi in cloud; erogare il 100% dei servizi pubblici fondamentali attraverso il canale online; e raggiungere il 100% delle famiglie e delle imprese italiane con reti a banda ultra-larga.