DAL MONTE BRIONE CADONO ALTRI MASSI IN ZONA LINFANO

Claudio Chiarani16/04/20182min
Betta e il vallo tomo del Brione

Una scarica di sassi, e per fortuna di piccole dimensioni, si è abbattuta nella notte tra giovedì e venerdì in zona Linfano, la stessa già interessata dall’evento franoso di due anni fa che, invece, causò numerosi danni e diede il via al tanto agognato “Vallo tomo si, Vallo tomo no”, l’opera destinata a proteggere le abitazioni e dei campi sottostanti l’area interessata. Preoccupa il fatto che alcuni sassi sono caduti dall’area montuosa non interessata dalla costruzione del Vallo tomo. La causa? Il rialzo delle temperature che causano non solo eventi come slavine o valanghe nel caso di accumulo di precipitazioni nevose, bensì sono anche la causa di distacchi tra roccia e roccia quando ci sono “cuscinetti” di terra tra le parti.
Il sindaco Betta ne ha dato notizia con somma (e giusta) preoccupazione dopo un sopralluogo su tutto il versante interessato dall’evento, affermando che le dimensioni dei massi in alcuni casi sono significative in modo tale da aggiungere urgenza all’urgenza. Orti e stradine consorziali sono state interessate dalla frana che si è staccata in più punti dalla sommità orientale del monte Brione, interessando aree in cui si coltiva anche l’olivo, dunque frequentate dagli agricoltori e, dunque, per questo richiedenti massima attenzione e urgenza. Betta ha affermato che tutta la parete del Brione è interessata da questi “ammaloramenti”, perciò realizzare il vallo tomo è quanto mai necessario nella zona interessata dai distacchi rocciosi più imponenti, mentre nelle zone in cui fisicamente appare impossibile intercettare la caduta sassi per la verticalità delle pareti sovrastanti ha chiesto ai proprietari di prestare massima attenzione e non frequentare i loro appezzamenti. Tutto il versante orientale, comunque, è un “sorvegliato speciale”, e Betta coglie l’occasione per dire anche che chi si è dimostrato contrario all’opera (il vallo tomo) che l’amministrazione comunale ha sempre detto la verità, “reagendo” come deve fare una buona amministrazione, tutelare la propria comunità realizzando opere a favore della loro incolumità.