Riqualificazione “Fondazione Comunità di Arco”, presentato il Progetto 2030
Il presidente della RSA “Fondazione Comunità di Arco” Paolo Mattei ha presentato in consiglio comunale il progetto, redatto dallo Studio Associato Bianchi, realtà esperta in materia di Residenze Assistenziali, il “Progetto 2030” per la ristrutturazione, ammodernamento e riqualificazione della struttura residenziale per anziani di via Strappazzocche. Un intervento necessario per superare le criticità che l’attuale sede presenta, ossia spazi limitati e sovraffollati che di questi tempi con una pandemia appena (forse) lasciataci alle spalle non possono più garantire la salute degli ospiti. Come dovrà essere una Residenza Assistenziali per gli Anziani del futuro? Mattei lo ha spiegato nel dettaglio agli amministratori comunali presentando le ipotesi progettuali che prevedono anche la riqualificazione dell’edificio noto come “Casa ex Enel” e, ovviamente, del compendio principale che oggi costituisce la RSA. Qualora l’intervento venisse approvato, magari potendo accedere ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (il Pnrr) se si prendessero in esame le esigenze della RSA, ossia delle strutture socio sanitarie tra le quali Fondazione logicamente opera, sarebbero le competenti autorità provinciali a doverlo approvare, magari per fasi distinte ha specificato Paolo Mattei, iniziando dal fabbricato noto con la lettera “C” dove un indispensabile aumento della volumetria verso est è quanto mai richiesto. Poi si dovrebbe sopraelevare il tutto recuperando, nel contempo, i 500 metri quadri oggi in utilizzo con la formula del comodato gratuito ad Anfass visto che la relativa convenzione scade nel 2024. A questo servirebbe, appunto, la “Casa ex Enel” dopo un intervento di ristrutturazione. Insomma, il “Progetto 2030” guarda al futuro, alle esigenze degli ospiti che potrebbero così arrivare anche da fuori zona, mentre al piano rialzato della Casa ex Enel si prevedono alloggi per il personale sanitario che necessiterebbe di poter alloggiare temporaneamente in loco. Infine, i parcheggi: lo studio ne prevede 25 sul sedime del garage oggi inutilizzato, visto che nella via Strappazocche il “caos” degli stalli genera spesso problematiche difficili da risolvere stante la situazione attuale.