Museo Alto Garda, un successo la mostra di Michelangelo

Claudio Chiarani08/09/20223min
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Si è svolto l’altra sera un incontro organizzato dal Rotary Club Riva del Garda con tema “I Musei del lago di Garda trentino”, che ha visto la partecipazione come relatore il direttore del Mag Matteo Rapanà il quale ha “sviscerato”, con l’ausilio di una videoproiezione, il concetto di Museo, non più legato al vecchio pensiero che è un edificio nel quale si conservano reperti e basta, bensì un luogo dove il valore legato allo sviluppo locale è al servizio della società.
“Il Museo Alto Garda è il più bel Museo locale” ha detto con orgoglio Rapanà dove aver spiegato cosa s’intende oggi per Museo. Un luogo, appunto, come la stessa definizione recentemente data a Praga dall’Icom, L’International Council of Museum dove “Il museo è una istituzione permanente senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo, aperta al pubblico, che acquisisce, compie ricerche, espone e comunica il patrimonio materiale e immateriale dell’umanità e del suo ambiente per finalità di educazione, di studio e di diletto.” In Italia ci sono 4.265 Musei, con al primo posto la Toscana (553), al secondo l’Emilia-Romagna (454) e al terzo la Lombardia (433). Scorrendo le slide, il direttore del MAG ha portato a conoscenza dei soci presenti Ledro Land Art, il Museo delle palafitte di Ledro, quello della famiglia Foletto e il Museo Garibaldino di Bezzecca, la Casa degli Artisti di Canale di Tenno, il Centro Aldo Gorfer, la “Ciclo Collection” di Pierluigi Farè, il Museo del caffè della famiglia Martinelli e la Galleria Civica Segantini, oggi staccata dal Mag ma pur sempre un’eccellenza del territorio dell’Alto Garda. La mostra dei disegni di Michelangelo, infine, ha portato in soli trenta giorni circa 6.000 visitatori al Mag, “un successo dovuto al presidente Sgarbi e ai suoi contatti – ha detto il direttore Rapanà – che contempla più turisti che locali. Certo, avessimo avuto l’ok un po’ di tempo prima per pubblicizzarla meglio non sarebbe stato male, sappiate che il via libera lo abbiamo avuto venti giorni prima. Preparare e pubblicizzare per tempo non è stato possibile, tuttavia nell’immediato ci siamo dati da fare e oggi l’evento è sicuramente visibile in città e anche fuori. I disegni di Michelangelo sono “materiale raro” – ha detto infine Rapanà – e per illuminarli al meglio abbiamo dovuto acquistare faretti speciali. Oltre – ha concluso il direttore – a dover garantire i giusti paramentri di temperatura ed umidità.”

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