Colodri, 15 mila Euro per la messa in sicurezza
Serviranno poco meno di 15 mila Euro per risolvere le criticità legate agli accadimenti franosi legati al monte Colodri, la rupe di Arco sulla quale sorge il castello. Questa è la cifra che l’amministrazione comunale ha messo a disposizione per i lavori di somma urgenza legati al disgaggio dei massi e delle porzioni di roccia instabili sui versanti ad ovest del castello e della rupe. Come si ricorderà nel luglio scorso una segnalazione di caduta massi in zona Laghel, in particolare sulla via di accesso al castello in prossimità dell’innesto della via e il parcheggio, lungo la Via Crucis. Sassi e rocce di piccole dimensioni che, tuttavia e nonostante il vallo tomo esistente nella caduta l’hanno superato terminando la corsa, appunto, sulla strada come detto. Un evento, quello del 25 luglio scorso seguito da un altro tre giorni dopo, il 28 e sempre sul versante ovest nel settore noto come “Labbro d’Oro”, anche questo prontamente segnalato alla centrale dei Vigili del Fuoco volontari arcensi, i quali hanno immediatamente circoscritto e inibito l’accesso alla zona in questione. In funzione di tutto ciò la Provincia tramite il Servizio geologico ha demandato al Comune l’intervento di disgaggio e pulizia dei blocchi instabili sulle pareti interessate dai distacchi. Alla Geo Rock di Spiazzo, l’azienda che ha costruito la ciclopedonale del Garda lunga due chilometri da Capo Reamol fino al confine col Trentino è stato dato incarico vista la loro immediata disponibilità ad eseguire la pulizia e messa in sicurezza come disposto. Una parete, quella del Colodri, che è sempre sotto l’attenta lente dell’amministrazione comunale di Arco giacché lì sotto transitano persone, residenti e turisti ma anche, in periodo scolastico, centinaia di studenti.