Fallita la traversata del Garda a nuoto, il campione ci riproverà
Non è riuscita l’impresa estrema che il finlandese Tuomas Konstantin Kaario aveva iniziato nella serata di lunedì 22 agosto: partire da Porto San Nicolò a Riva del Garda e raggiungere Peschiera a nuoto, senza muta né alcun aiuto, così come come prevede il regolamento la Federazione Nuoto Internazionale. La traversata di 56 chilometri si è dovuta arrestare dopo averne percorsi una decina in due ore e 45 minuti, all’altezza di Malcesine, quando il cinquantenne ha dovuto rinunciare a causa di nausea causata dalle onde e crampi, quando il buio era già calato.
La sfida è stata organizzata dal Top Training Centre di Sirmione con uno staff di dodici persone tra medico e allenatori vari, assistiti da un’imbarcazione al seguito del nuotatore. Tuomas Kaario ha promesso di ritentare al più presto, d’altronde uno che ha attraversato il Canale della Manica, il golfo di Finlandia e lo stretto di Gibilterra a nuoto non può non riuscire nell’impresa di percorrere i 56 chilometri che separano Riva da Peschiera. Innamorato dell’Italia e del lago di Garda, il finlandese vede questo stop non come una sconfitta ma come un’occasione per risollevarsi, riprovarci e andare a vincere. Ovviamente Indossando solamente un costume nero, una cuffia gialla e un paio di occhialini, stesso “abbigliamento” del tentativo dell’altro giorno non andato a buon fine.