Ucraina: in corso verifica delle scorte di iodio in Trentino
È in corso una ricognizione da parte delle strutture preposte sulle scorte di iodio in Trentino da utilizzare in caso di emergenza nucleare legata al conflitto in Ucraina.
Lo ha detto, in conferenza stampa, l’assessora alla salute e politiche sociali della Provincia di Trento, Stefania Segnana.
Il tema è stato affrontato durante la conferenza Stato-Regioni in relazione al Piano nazionale emergenze radiologiche e nucleari.
Segnana ha spiegato che lo iodio, per essere efficace, va distribuito entro le due ore e mezza dall’esposizione: va quindi valutata la quantità di scorte – ha detto – e la presenza sul territorio per poter raggiungere in quell’arco temporale tutta la popolazione.
Sono attualmente 113 i profughi ucraini, in gran parte donne e bambini, gestiti in Trentino da Cinformi. L’assessore Segnana ha annunciato che per l’accoglienza delle persone in fuga dal conflitto (gran parte di queste in Trentino solo di passaggio) sono state oggi messe a disposizione altre due strutture: casa San Giovanni a Trento e San Vito di Pergine.
Dall’inizio della crisi umanitaria sono transitati in Trentino tramite Cinformi 680 profughi. Segnana ha quindi spiegato che al momento sono disponibili 1.962 posti letto in provincia di Trento, 445 dei quali offerti da famiglie. Dalla Diocesi di Trento e dalla Cooperazione arriveranno nei prossimi giorni altri 160 posti letto in canoniche e appartamenti.
(ANSA)