Una mimosa nelle Scuole di Riva per ricordare e riconoscersi

Redazione08/03/20222min
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Martedì 8 marzo, Giornata internazionale della donna, una pianta di mimosa è stata messa a dimora al liceo Maffei e una all’istituto tecnico Floriani.
Il tema del ricordare per riconoscersi è un’esperienza culturale di cittadinanza che si va diffondendo per favorire l’elaborazione personale delle esperienze, così da rendere più forti le persone e più resiliente l’intera comunità.
«Una mimosa per ricordare e riconoscersi», la messa a dimora di una pianta di mimosa, simbolo della festa della donna, in luoghi significativi del territorio comunale, è una iniziativa nata l’anno scorso con l’obiettivo di creare occasioni di partecipazione collettiva e di cittadinanza, che resteranno quali luoghi dell’essere sociale dove recuperare il vissuto e di valorizzare l’esperienza personale. Accanto alla mimosa viene posta una piccola targa che spiega l’iniziativa.
Per l’amministrazione comunale hanno preso parte alla cerimonia il vicesindaco Silvia Betta, il presidente del Consiglio comunale Salvatore Mamone e i consiglieri Vittorio Ferraglia, Lucia Gatti e Mirella Serafini. Nelle due scuole superiori c’erano rappresentanze degli studenti e degli insegnati coi dirigenti Roberto Pennazzato (Maffei) e Antonia Zamboni (Floriani).
«L’anno scorso abbiamo scelto la casa di riposo Città di Riva -ha detto il vicesindaco Silvia Betta- perché eravamo ancora in una fase difficile della pandemia, e si tratta di un luogo dove tante donne hanno dato moltissimo in termini di dedizione e di cura. Quest’anno abbiamo pensato alle scuole, i luoghi della crescita culturale delle nuove generazioni. Ma anche quest’anno sono tempi difficili, una guerra è in corso e tante persone stanno soffrendo, tra queste ci sono donne e bambine. Dobbiamo avere sempre un pensiero per loro e per tutti i cittadini ucraini, facendo quanto possibile per aiutarli, per accoglierli, per sostenerli».
Al liceo Maffei il dirigente Pennazzato ha detto che la scuola è pronta ad accogliere studenti provenienti dall’Ucraina. Mentre all’istituto Floriani gli studenti hanno esposto, accanto al grande vaso di cemento in cui è stata piantata la mimosa, due bandiere della pace.


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