Opposizioni di Nago Torbole: “Chiarimenti sul parco di castel Penede”
Le opposizioni comunali di Nago Torbole hanno presentato una mozione nella quale chiede al sindaco Gianni Morandi di “far luce” sulla “valorizzazione di Castel Penede che ad oggi appare assai remota”. In particolare, sullo stato di degrado in cui verserebbe il Parco storico di Castel Penede, come scrivono i consiglieri di Progetto Comune Nago Torbole.
Dopo una lunga premessa nella quale i firmatari del gruppo Matteo Nodari, Giovanni (Johnny) Perugini, Giovanni (Beppe) Di Lucia, Lorenzo Boretto e Giovanni Civettini si rivolgono al sindaco scrivendo che hanno ricevuto diverse segnalazioni da parte di cittadini in merito, chiedendo al primo cittadino di relazionare in Consiglio comunale sullo stato di degrado e sulle azioni che l’amministrazione comunale ha intenzione d’intraprendere per la messa in sicurezza dei luoghi e il ripristino degli stessi.
Al secondo punto della mozione i firmatari chiedono di venire a conoscenza della programmazione delle attività su Castel Penede, sui lavori previsti e su tutto quanto concerne la valorizzazione e i costi di gestione previsti.
Infine, terzo punto della mozione, valutare la possibilità di effettuare una presentazione pubblica ai cittadini sullo stato delle opere e sul percorso previsto per la valorizzazione del compendio.
Com’è noto il sito di Castel Penede è “oggetto” di scavi volti al recupero e valorizzazione di antiche mura che sono emerse dopo una campagna di scavo nella quale sono impegnati gli studenti dell’Università di Trento. Ricerca che doveva concludersi nel 2019, affermano i consiglieri comunali, ma che in questi ultimi anni ha consegnato alla cittadinanza una situazione di degrado inconcepibile. Con i lavori ben lungi dall’essere conclusi, la mozione afferma che nel Parco si accendono fuochi, vi si scorazza a bordo di motorini, perché l’accesso non è più protetto da una sbarra, e gli stessi percorrono i sentieri pedonali con grave rischio degli escursionisti che accedono all’area per visitarla.
Il sindaco Gianni Morandi non ha perso tempo per rispondere, a mezzo stampa, alla mozione dell’opposizione: “Fino al 2015 – dichiara Morandi – nessuno si era mai occupato di Castel Penede. Il luogo era abbandonato a se stesso finché noi non abbiamo iniziato un percorso di valorizzazione che è partito proprio dal parc”. Morandi cita il concerto dei Nomadi e quello di Cristina D’Avena, ma anche la cena cui ha preso parte la comunità. Egli sottolinea, inoltre, la grande campagna di scavo che di concerto con la Soprintendenza dei Beni culturali della Provincia si sta portando avanti nei ruderi del castello, scoprendo un antico insediamento di origini romano-retiche. Il sindaco non accetta provocazioni e parla di disinformazione viste le numerose giornate informative offerte alla cittadinanza. Le tre campagne di scavo portate avanti fino ad oggi stanno dando un valido contributo all’intero percorso di valorizzazione del sito che, necessita del transito continuo di mezzi. L’Amministrazione comunale ha messo a bilancio 150 mila Euro al fine di poter rendere tutto visitabile nell’autunno di quest’anno.