Agriturismi in Trentino, ecco il nuovo regolamento
Materie prime e produzioni locali, racconto e rappresentazione della tradizione rurale trentina, formazione del personale e collaborazione tra le aziende del territorio. Sono questi i cardini del regolamento di esecuzione della Legge provinciale in materia di agriturismo, approvato dalla Giunta, dove sono stati modificati anche i parametri per la classificazione delle strutture in provincia di Trento.
Il nuovo regolamento stabilisce parametri diversificati a seconda della tipologia di attività agrituristica esercitata, oltre alle modalità per la determinazione del rapporto di connessione tra l’attività agricola (che rimane il pilastro aziendale, sotto il profilo economico) e quella agrituristica. Nell’ambito dei requisiti e dei criteri per la somministrazione di pasti e bevande, si prevede – in un’ottica di valorizzazione della ricchezza e della genuinità del territorio e delle sue produzioni – una percentuale minima (pari al 20%) dell’impiego di prodotti della propria azienda, mentre almeno il 70% deve essere rappresentato da prodotti trentini propri o di altre aziende agricole trentine. Si vuole dunque favorire l’impiego di prodotti lavorati e trasformati in provincia di Trento, tanto che i formaggi, i prodotti enologici e quelli itticoli devono essere totalmente espressione del territorio trentino.
Agli ospiti andrà peraltro indicata l’origine e la provenienza degli alimenti utilizzati, oltre che l’eventuale assegnazione del marchio “Qualità trentino”. Anche per questo, sono stati stabiliti gli obblighi formativi e di aggiornamento professionale per la qualificazione dell’attività agrituristica. Il regolamento definisce inoltre i requisiti delle strutture e dei locali da destinare all’attività agrituristica, compresi gli spazi esterni, con un focus relativo agli aspetti igienico-sanitari e dei servizi minimi, oltre alle caratteristiche della cucina e dei locali di somministrazione, di lavorazione e di trasformazione dei prodotti agricoli, senza dimenticare quelli per lo svolgimento della fattoria didattica.
Secondo quanto previsto dal regolamento, la griglia di classificazione delle strutture è articolata in margherite ed è costituita da cinque classi di merito, proprio come avviene per le stelle attribuite agli alberghi. Alcuni requisiti sono peraltro obbligatori per l’attribuzione di specifici livelli di classifica a partire dalle 3 margherite. Alle strutture saranno assegnati inoltre marchio e logo dell’agriturismo trentino.
Gli elementi attraverso i quali viene stabilita la classificazione sono stati raggruppati in cinque sezioni tematiche, per considerare le tipologie effettivamente offerte di ciascun esercizio agrituristico ed associare i rispettivi punteggi minimi: contesto aziendale, paesaggistico e produttivo; requisiti generali di gestione, servizi e attività; servizi e dotazione degli alloggi; servizi e dotazione dell’agricampeggio; servizi e dotazione per somministrazione e degustazione. Per quanto concerne gli operatori che già ora operano sul territorio provinciale, la conformazione della propria classificazione deve avvenire entro fine 2022, dandone comunicazione al Comune competente.