L’abete di Andalo in Vaticano: il grande impegno dei volontari
Ventotto metri di altezza, 80 quintali di peso e 113 anni di età. L’abete rosso delle Dolomiti proveniente da Andalo illuminerà a partire da venerdì alle 17 Piazza San Pietro, dove è stato installato negli scorsi giorni. La cerimonia di inaugurazione avverrà alla presenza dell’arcivescovo Fernando Vérgez Alzaga e da suor Raffaella Petrini, rispettivamente presidente e segretario del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano. Nella piazza più famosa della comunità cattolica mondiale, e non solo, interverranno gli assessori Stefania Segnana e Giulia Zanotelli in rappresentanza della Provincia autonoma di Trento, oltre all’arcivescovo di Trento monsignor Lauro Tisi e al sindaco di Andalo Alberto Perli, che guiderà la delegazione dei 40 volontari del borgo dell’Altopiano della Paganella, autori delle particolari sfere in legno che decorano l’albero di Natale, nell’ambito di un progetto di solidarietà in favore dei piccoli pazienti seguiti dall’Associazione Genitori Oncologia pediatrica Onlus, con sede presso l’Ospedale Gemelli di Roma. Lo stesso giorno, in mattinata, il gruppo proveniente dal Trentino, composto complessivamente da quasi 200 persone, sarà ricevuto in udienza da papa Francesco. L’abete delle Dolomiti sarà esposto fino a domenica 9 gennaio 2022, accanto al Presepe artistico proveniente dalla Regione Huancavelica del Perù e formato da statue che ritraggono uno spaccato di vita degli abitanti delle Ande.
Gli addobbi che caratterizzano l’albero in Vaticano sono costituiti da una serie di sfere realizzate a mano, alcune contenenti trucioli del legno delle Dolomiti, così da rappresentare il respiro delle foreste, della natura, verso la comunità mondiale. A realizzarle sono stati i circa 40 volontari – appartenenti in particolare al Circolo anziani “Bella età” – del paese che hanno messo a disposizione entusiasmo e competenze per questa iniziativa. I ragazzi dell’Istituto scolastico di Andalo hanno preparato invece alcuni messaggi sulla natura da inserire all’interno delle sfere, così da trasmettere ad una cinquantina di ragazzi di Agop una serie di pensieri inseriti in queste “bolle della natura”. Anche i piccoli della scuola dell’infanzia di Andalo hanno realizzato un libro illustrato, da donare ai loro coetanei di Agop per rafforzare ancora di più questo legame tra l’associazione e le famiglie di Andalo.
Al termine dell’esposizione, l’albero verrà rimosso per essere recuperato e trasformato in piccoli oggetti in legno, alberelli, stelle, cuori, da donare ai ragazzi di Agop o messi a disposizione, assieme agli addobbi recuperati, per una gara di solidarietà o un’asta di beneficenza.