Presidenza MAG, Sgarbi: “Mandato pieno, o sarà addio”. E Riva dice “no” al rinnovo della Convenzione con Arco

Claudio Chiarani06/12/20214min
vittorio SGARBI


Che la vicenda del rinnovo del Presidente del Museo Alto Garda fosse “ingarbugliata” era noto da molti mesi, che le due amministrazioni non fossero d’accordo sul nome del presidente altrettanto, ma negli ultimi giorni il tutto sembrava essersi appianato con l’accordo tra i due sindaci di Arco e Riva del Garda (che deve essere ratificato dai due Consigli comunali): due anni di presidenza a Vittorio Sgarbi, proposto fermamente da Riva, gli altri due all’ex sindaco di Arco Ruggero Morandi (leggi la notizia).
Ma Vittorio Sgarbi che ne pensa? “Ho partecipato per generosità alla candidatura – ci dice il noto critico d’arte – ma se sono inteso come elemento di disturbo, porgo tanti saluti. O il mandato è pieno, oppure se ne cerchino un altro di presidente. Siamo ancora in pieno Covid, e per questo ho già avuto le mie difficoltà al Mart di Rovereto. Ora nell’Alto Garda mi vogliono dare un mezzo mandato? Sarebbe come toglierlo per metà al presidente della Provincia, non crede? Il mandato dev’essere intero, io desidero lavorare a tempo pieno, la politica non può portare danno alle istituzioni, così con l’alternanza proposta sarebbe come renderlo zoppo”.
Oltre a questo colpo di scena che infrange il recente accordo Riva del Garda – Arco, l’altra “grana” riguarda il rinnovo della convenzione sulla gestione del MAG, ormai vicinissima alla scadenza, con importanti risvolti politici ed economici.

La maggioranza consiliare che regge il Comune di Riva del Garda, che detiene l’ottanta percento del Museo Alto Garda, non intende accettare il rinnovo della convenzione con il Comune di Arco per quanto concerne la gestione dell’istituzione. Questo perché Arco desidera apportare delle modifiche alla stessa, ossia la riduzione temporale della sua durata da tre a due anni, aggiungendo inoltre diverse richieste di mostre o eventi messi già nero su bianco. Come spiega il sindaco di Riva Cristina Santi, da noi interpellata: “Alla maggioranza di Riva le richieste di variazione della convenzione fatte da Arco non vanno bene – ci ha dichiarato – perché in virtù delle quote, 80% a Riva e 20% ad Arco, in soli due anni di presidenza non sarebbe paritetica con le offerte culturali previste da Arco già racchiuse nella richiesta di rinnovo. Questo significa che se non sarà ratificata entro il 31 dicembre 2021 noi rimarremmo soli e incasseremo tutto il contributo provinciale”.
Il primo cittadino di Riva si dice allo stesso tempo molto preoccupata, perché dopo mesi di lavoro ora sarà necessario, visto il tempo a disposizione, una ventina di giorni, ritrovare una possibilità di accordo: “Spero di trovarlo entro il 31 dicembre, anche se è Arco il comune che rischia di perdere i contributi erogati dalla Provincia”.
In pratica se entro il 31 dicembre prossimo non accadrà nulla di nuovo e nessun accordo sarà raggiunto e ratificato dai due Consigli Comunali, il Comitato di Amministrazione del Museo Alto Garda così nominato non avrà scadenza e Arco resterà fuori. Per i consiglieri di quota arcense Morandi e Arcese che ne pensa, sindaco Santi? “Nessun motivo per cambiarli”.

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