13 i nuovi assunti del Comune di Arco, il Sindaco: ” Non entrate, come altri, nel conflitto politico”
Sono ben tredici (su circa 120) i nuovi assunti del Comune di Arco, che sindaco e Giunta assieme al segretario generale reggente e ai responsabili dei servizi interessati hanno incontrato nella mattina di lunedì 19 luglio a Palazzo dei Panni, per un saluto e per conoscersi.
I nuovi assunti sono undici all’Area tecnica (sette operai qualificati al cantiere e quattro assistenti tecnici, due al Servizio edilizia privata e urbanistica e due al Servizio opere pubbliche, patrimonio e ambiente) e due all’Area amministrativa-finanziaria (un assistente tecnico al Servizio gestione economica del patrimonio e un assistente amministrativo contabile al Servizio stipendi).
Dopo i saluti e l’espressione del più sentito benvenuto, il sindaco ha ricordato come il Comune sia assimilabile a un’azienda che eroga servizi ai cittadini, in una società sempre più complessa e meno unita, quindi in un clima spesso conflittuale e difficile, in cui si rende ancora più necessario un lavoro di squadra in uno spirito di responsabilità e in un clima di collaborazione e di condivisione di obiettivi, rapportandosi all’esterno con la consapevolezza del proprio compito e della funzione di rappresentanza che ogni dipendente comunale ha in sé. Ha parlato poi della cosiddetta burocrazia, un peso a volte paralizzante che richiede discernimento e buon senso, e di fenomeni di conflitto politico, ovvero della contrarietà di alcuni dipendenti alle scelte fatte dall’Amministrazione, che in alcuni casi hanno causato, e stanno causando, un rallentamento inaccettabile del lavoro.
Il segretario Lavarini ha spiegato come l’attività del pubblico dipendente sia diventata molto più complessa che in passato, e che anche alle pubbliche amministrazioni, come alle aziende private, sia oggi richiesto di ottenere risultati verificabili. Se per le aziende pubbliche tali risultati si riassumono nel raggiungimento di un utile di bilancio, per le P.A. stanno nella capacità di portare a compimento il programma quinquennale dell’amministrazione, cosa per la quale serve l’impegno e la collaborazione di tutti. E ha rimarcato come al dipendente comunale, nel momento in cui si rapporta alla cittadinanza, nelle sedi comunali o all’esterno, sia anche richiesto l’onere della rappresentanza, il che implica un’attenzione supplementare.