WWF: “Fermate l’invasione di climber alla falesia di Nago”
La falesia “Oltrezengol” che giace ai piedi del Monte Baldo poco sopra l’abitato di Nago è presa d’assalto da climber che, secondo l’accusa del WWF, per arrampicare disboscano e piantano chiodi nella parete lunga quasi un chilometro e alta quasi cento metri. Il tutto a danno dell’avifauna locale, i cui esemplari si trovano il loro habitat “invaso” dalla “human fauna”. E questo non piace al WWF del Trentino che si dice allarmato a seguito di questa “invasione” che ha portato a conoscenza dell’amministrazione comunale, fornendo foto dettagliate di tutto ciò che in quel luogo sta accadendo. La zona è luogo di delicati equilibri naturali tra uccelli e piante, un luogo dove le specie nidificano in pace e crescono i piccoli nati, ma l’azione dell’uomo per poter praticare lo sport preferito sta alterando questo equilibrio sostiene il WWF per cui è ora di metter riparo a quanto sta accadendo. Aprire nuove via in roccia, però, questo significa, e se le piante crescono gli uomini le tagliano per poter avere un accesso alle loro scalate. Uomini e donne che arrivano in zona con auto e camper, animali da compagnia, persone di famiglia, sostano, dormono, bivaccano e logicamente creano disagio a tutto l’ambiente circostante. Per questo il WWF chiede se si effettuano controlli a tutela dell’ambiente, ma chiedono anche che ci si attivi al fine di favorire una più tranquilla convivenza tra uomo e natura in buona sostanza. Va bene l’arrampicata sportiva ma che ci sia un “piano” ben preciso per favorirla e tutelare l’ambiente e le specie che ci vivono. “Estremi per sanzioni? Mai rilevati – ha detto il sindaco Morandi, rispondendo al WWF – ma siamo qui, pronti ad incontrare i loro rappresentanti per capire meglio la questione” ricordando che in zona e in accordo con l’APT locale si stanno investendo allo scopo oltre trecentomila euro a favore dell’arrampicata su falesia.