Violenza sulle donne: Arco dice «Mai più»
«Mai più violenza sulle donne» è l’iniziativa che il Comune di Arco ha istituito quest’anno per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne: un appuntamento fisso per il 25 novembre di ogni anno, a testimoniare la vicinanza delle istituzioni e dell’opinione pubblica alle donne e la condanna assoluta della violenza, in ogni sua forma.
Tre postazioni con le sagome di due donne e alcune paia di scarpe rosse sono state allestite alla fontana del Mosè in piazza delle Canoniche, alla fontana di viale delle Magnolie e al castello, illuminate di notte da una luce rossa, a partire dalla notte del 22 e fino al 26 novembre. Inoltre sulla parete nord di villa Pasquali, ben visibile in centro, è stato esposto uno striscione con la scritta «Mai più violenza sulle donne» e il numero 1522, il servizio pubblico promosso dal Dipartimento per le pari opportunità dalla presidenza del Consiglio dei ministri, che mette a disposizione operatrici specializzate ad accogliere richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e di stalking. È stato anche creato un logo dedicato, un grande punto rosso con la scritta «Mai più violenza sulle donne» e il numero 1522, che si invita a pubblicare sui social, a condividere e a diffondere. Ancora, al parco pubblico Nelson Mandela in località Braile è stata installata una panchina rossa; qui mercoledì 25 novembre si terrà un evento per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, con la lettura di poesie a tema. Infine, sarà attiva a breve la pagina Facebook “1522.Arco”, che accoglierà tutte le iniziative sul tema più alcuni video di testimonianze, tra cui quelle dei genitori di Alba Chiara Baroni e di Eleonora Perraro, vittime di femminicidio rispettivamente nel 2017 a Tenno e nel 2019 a Nago.
La novità è stata presentata alla fontana del Mosè, presenti per l’amministrazione comunale il sindaco Alessandro Betta, l’assessora Francesca Modena e il consigliere comunale Tommaso Ulivieri (delegato a inclusione, diritti civili, beni comuni, laicità e pace); presenti anche la consigliera comunale Barbara Chemotti, che ha portato una testimonianza personale, e per l’associazione Andromeda (che collabora con il Comune di Arco nell’organizzazione dell’iniziativa) la presidente Ginetta Santoni e Filippo Menolli.