Villa Angerer di Arco, il Comune: “Spetta alla Provincia decidere”

Claudio Chiarani01/10/20223min
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Il primo cittadino di Arco ed il suo vice, rispettivamente Alessandro Betta e Roberto Zampiccoli, hanno preso carta e penna per scrivere alla Provincia di Trento e chiedere che il “dialogo” sul futuro di Villa Angerer possa essere “ripreso” dopo una lunga pausa.
Nella missiva auspicano che si possa riprendere il filo del discorso sul compendio di via Passo Buole di proprietà della Provincia dal 1983 ma chiuso dal 1970. Un bene pubblico per il quale, qualora non si trovasse un accordo (tra Provincia e Comune era stato firmato un accordo urbanistico) rimarrebbe un altro mezzo secolo fatiscente e prossimo a crollare.
“Una partita seria e importante per il nostro territorio” scrivono Betta e Zampiccoli rispondendo all’interrogazione delle consigliere di Civica Olivaia Arianna Fiorio e Chiara Parisi, le quali si “battono” sulla linea di un percorso partecipativo che possa trovare un accordo tra le parti. In primis la fruizione pubblica del vasto parco esteso su circa 30 mila metri quadri con piante rare ed esotiche.
È una criticità legata al finanziamento di una fattibile riqualificazione del compendio? Della trasformazione in ciò che molti, i privati in primis, auspicavano? Ossia una “clinica della longevità diretta dal luminare rivano Luigi Fontana ma che avrebbe richiesto, per poter “stare in piedi” un aumento dei volumi? Recentemente era stata proposta anche la creazione, senza una modifica dei volumi esistenti, di una residenza per anziani.
Non spetta al Comune dire cosa si deve fare lì, è la Provincia che eventualmente redare un progetto legato alla riqualificazione dell’ex Sanaclero.
Ma Betta e Zampiccoli rispondendo all’interrogazione qualche “sassolino” dalle scarpe se lo tolgono, affermando nel finale della risposta fornita all’interrogazione che il “clima di sfiducia” instillato dalla forza politica di Parisi e Fiorio due anni fa in occasione delle elezioni comunali, “forte” dei vari Comitati più alla ricerca di consenso per ottenere voti che altro, ha, di fatto, scoraggiato gli imprenditori che avrebbero potuto mettere mano (e denaro) a quel progetto.
A seguito della lettera di Betta e Zampiccoli si è mossa anche la consigliera provinciale Lucia Coppola di Europa Verde, la quale ha presentato immediatamente un’interrogazione su quali siano le intenzioni della Provincia di Trento circa la valorizzazione di Villa Angerer e del suo parco.


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