VIGILI DEL FUOCO DI RIVA DEL GARDA: UNA MEDIA DI TRE USCITE AL GIORNO

Claudio Chiarani15/02/20193min
incendio 03

È di tre uscite la media giornaliera registrata dal Corpo dei Vigili del Fuoco di Riva del Garda, che nel corso del 2018 hanno registrato 1.216 interventi complessivi. Nel solo mese di agosto addirittura 5 al giorno. Tutto questo per una leggera flessione sui dati 2017 (un 2% in meno) ma che confermano l’attività degli uomini stanziati in caserma in viale Rovereto. Un dato per tutti: 2.470 ore/uomo, significativo e sul quale ha inciso il nubifragio che ha attraversato la nostra provincia a fine ottobre, quando il fortissimo vento unito a pioggia ha sradicato piante e causato molti interventi tecnici. Calano quelli legati agli incendi, crescono quelli legati agli incidenti stradali e alla ricerca di persone scomparse. In crescendo anche gli interventi fuori provincia (Tremosine, Limone e Malcesine) con 44 interventi complessivi nei tre comuni per un + 33% rispetto al 2017. Sei, infine, i nuovi membri del Corpo entrati a regime: Emanuele Bridi (arrivato da Gardolo), Christian Casarini e Davide Miorelli oltre a tre nuovi allievi neo-diciottenni. Sono Federico Riccadonna, Nicolas Cristoforetti e Mattia Ropelato. Il Corpo di Riva è composto da 64 unità, 12 vigili onorari, 4 sostenitori e 18 allievi. L’intenzione del comandate Boroni è di tagliare il traguardo a fine 2019 delle 70 unità. I Vigili di Riva sono molto impegnati con l’attività didattica nei vari Istituti locali, se ne occupano Romulo Guizzetti e Maurizio Pederzolli che hanno relazionato e informato oltre 1.000 studenti durante gli incontri programmati in otto Istituti di zona. Il comandante Graziano Boroni, però, si auspica che non avvenga il trasferimento del personale di Riva ad Arco (ipotesi caserma unica) perché Riva è molto più immediata, sia via strada sia via lago alle località che spesso richiedono la loro presenza (leggi Limone e Malcesine), così come auspica che la Provincia di Trento possa intervenire economicamente su di un bilancio di meno di 450.000 euro con qualcosa in più dell’attuale 18% e il rimanente a carico dell’amministrazione comunale e dei servizi di vigilanza svolti sul territorio. Guardia Costiera? “Non ne sappiamo nulla” ha detto Boroni “anche se 365 giorni all’anno siamo noi quelli che chiamano per intervenire in caso di necessità. Bel modo di dire grazie al volontariato”.