Tamanini sul degrado ad Arco, risponde il Sindaco: “Faremo una squadra di pronto intervento”

Claudio Chiarani01/07/20233min
TAMANINI GIARDINI INCURIA ARCO 1
TAMANINI GIARDINI INCURIA ARCO 2
TAMANINI GIARDINI INCURIA ARCO 3

 

Pronto interventi manutentivo. Si chiamerà così la squadra che il Comune di Arco, di concerto col Cantiere, sta per introdurre. Il tutto ha preso le mosse da un video pubblicato su Telegarda Trentino nel quale il dottor Carlo Tamanini esprimeva il disappunto sul degrado in alcuni punti del centro arcense (vedi l’articolo). Un’affermazione ripresa dal consigliere Stefano Bresciani riportata durante il question time in Consiglio comunale.
Il dottor Tamanini parla di piastre divelte dalla pavimentazione al Foro Boario, di alcune griglie messe a protezione degli alberi sollevate, di tratti di giardini privi di erba e di una fontana abbandonata davanti al compendio ex Palme. A ciò il consigliere Bresciani aveva aggiunto che anche su alcune strade interpoderali lo sfalcio di erba non si fa da tempo. Insomma, una situazione di “degrado” come lo stesso Bresciani ha dichiarato a cui si deve porre rimedio. Un tempo si poteva fare di meglio perché il Cantiere comunale disponeva di una “forza lavoro” doppia rispetto ad oggi, ha detto Betta rispondendo a Bresciani; tuttavia, ha ammesso che si può rimediare.
Per questo è stata organizzata una squadra di pronto intervento manutentivo nonostante le criticità nel dirigere il lavoro che interessa il verde siano tante. Manca la cura dei piccoli lavori di manutenzione e il “rimprovero” del dottor Tamanini potrà non far piacere ma dice la verità.
Un tempo bastava dire al capo cantiere cosa c’era da fare, oggi con la burocrazia è diventato davvero difficile. Anche perché, spesso, in Comune ci si sente rispondere “non è di mia competenza”. Da tutto ciò scaturisce la creazione di questa squadra alla quale rivolgersi per le piccole cose come lo sfalcio dell’erba in tempi rapidi e la sistemazione di piccole situazioni sotto gli occhi di tutti. Perché il bene comune è un obiettivo di tutti, ma oggi come oggi servirebbero almeno 35 operai per rispondere a tutte le criticità quotidiane.

 


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