VIABILITÀ IN BUSA, BASTA POCO PER IL COLLASSO

È sotto gli occhi di tutti, amministratori e residenti quanto accaduto solamente pochi giorni fa: un camion al quale si sposta il carico, il pericolo che esso cada sulla strada sottostante e il Garda trentino si ferma. Tre ore di caos totale, necessarie per mettere in sicurezza il camion con il suo carico, con un’operazione congiunta di Vigili del Fuoco, agenti del corpo di Polizia Stradale e Locale. E meno male che le cose funzionano, altrimenti il caos sarebbe stato molto più grave. Tuttavia, come riconosciuto dal presidente della Comunità di Valle Mauro Malfer, serve una soluzione definitiva alla viabilità locale. Soluzione che non può più attendere oltre e che sarà al centro della Conferenza dei sindaci il prossimo lunedì 16 settembre.
“Il Piano stralcio della mobilità che sarà affrontato – ha detto Malfer – terrà conto di quanto accaduto mercoledì scorso, ma sono convinto che sui binari non devono transitare solo merci ma anche persone. Dodicimila mezzi pesanti potrebbero “sparire” dalle strade dell’Alto Garda se ci fosse il collegamento ferroviario, dando nel contempo più sicurezza alle aziende locali”.
Un pensiero condiviso dal primo cittadino arcense Alessandro Betta: “La soluzione? Ferrovia – ha dichiarato il sindaco di Arco – da integrare con una mobilità più “leggera” e sostenibile di superficie”.
Per Gianni Morandi, sindaco di Nago “non solo il tunnel da passp San Giovanni verso la Busa, ma tutta la viabilità che ruota attorno al nostro territorio va presa in esame e risolta. Loppio, Arco, la circonvallazione di Torbole vanno programmate in fretta. Servono tecnici attenti, maggiore dinamicità e più risorse”.