Viabilità di Riva del Garda, al via la “rivoluzione”
L’assessore Luca Grazioli l’aveva annunciato: la viabilità di Riva del Garda cambierà radicalmente. Detto e (quasi) fatto. Delineata in quelli che saranno i passaggi generali, la prevista “rivoluzione” della viabilità a Riva del Garda si prepara alle novità. Da viale Canella alla zona della Pasina al Varone, da tutto viale Rovereto a via Venezia e viale dei Tigli, insomma i cittadini si preparino a vedersi cambiare le direttrici del traffico automobilistico in tante zone della città.
A dire come, dove e quando, saranno i dati del traffico raccolti in un “database” e che sanciranno prima le proposte e poi le decisioni finali entro il 2022. Poi via al cambiamento.
Lo sviluppo della mobilità sul territorio comunale, dunque, è partito per diventare parte integrante di quel Piano della mobilità generale il cui stralcio è contenuto nel documento preparato dalla Comunità di Valle, nel quale logicamente è contenuta la futura direttrice della Ciclovia del Garda, punto focale sul quale vertono tutte le altre decisioni di cambiamento del traffico.
Ad occuparsi del Piano sarà l’ingegner Francesco Seneci della New Mobility, un veronese che già con la precedente giunta Mosaner a Riva e Betta ad Arco aveva ricevuto l’incarico dell’elaborazione del Piano della mobilità urbana. Si tratta dello stesso tecnico che ha elaborato il “rondò” di via Roma ad Arco. Al centro dell’incarico della giunta Santi i viali ritenuti più “critici” dal punto di vista delle direttrici del traffico, quelli evidenziati sopra e dai dati ritenuti i più critici come, appunto, viale dei Tigli, viale Rovereto, viale Canella e la direttrice via Venezia – Pasina in quel del Varone. Lo studio dovrebbe essere pronto per dicembre, la giunta Santi prenderà le decisioni massimo entro febbraio 2022 per avviare le sperimentazioni prima dell’estate prossima. Il senso unico su via Canella in uscita dal centro città dovrebbe essere la prima delle decisioni che saranno adottate, perché qui si convoglia il traffico che porta verso la Ciclovia del Garda, poi via via le altre che apporteranno il cambiamento sulla mobilità laddove sono stati individuati i punti più critici. Come viale Rovereto: qui il senso unico in uscita dalla città sembra essere la soluzione migliore e più razionale da adottare.