Viabilità dell’Alto Garda: Confcommercio fa il punto con il Presidente della PAT

Redazione08/09/20224min
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È un quadro in chiaroscuro quello che il presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti ha illustrato alla giunta della sezione Alto Garda e Ledro di Confcommercio Trentino. Le note positive provengono dalla fattiva consapevolezza che la nostra zona costituisce una straordinaria risorsa a livello provinciale, per il turismo ma non solo, tale da meritare interventi anche infrastrutturali di rilievo. Gli aspetti negativi derivano dalle complicate conseguenze delle tensioni internazionali: costo dell’energia, rincaro delle materie prime, difficoltà di reperimento di componenti sono elementi che rallentano gli interventi già programmati e quelli futuri.

Sul tavolo il grande nodo della viabilità, declinato soprattutto nei tre grandi temi che interessano il territorio: viabilità interna, il tunnel Loppio-Busa e la ciclabile del Garda. Nel dibattito, tuttavia, hanno inevitabilmente trovato spazio anche le riflessioni sui rincari delle materie prime e dei prodotti energetici.

«Stiamo chiudendo una stagione che, dalle prime impressioni – ha detto il presidente Miorelli – sembra dia conforto agli operatori. Ma come imprenditori legati al territorio non possiamo non chiedere delucidazioni su alcuni temi che hanno un profondo impatto sia nell’immediato che per gli anni futuri. Apprendiamo ad esempio che il collegamento tra l’uscita del tunnel Loppio-Busa avrà tempi lunghi, con il rischio addirittura di vedere terminato il tunnel senza poterlo utilizzare perché manca questa seconda infrastruttura. Notiamo anche la grande lentezza del cantiere della ciclovia tra Riva del Garda ed il confine lombardo».

«I lavori pubblici – ha spiegato Fugatti – sono un argomento particolarmente richiesto da ogni territorio. Purtroppo stiamo vivendo una situazione molto complicata, che oltretutto cambia di semestre in semestre. Abbiamo adeguato il prezzario dei lavori pubblici a dicembre 2021 ed a giugno abbiamo già dovuto farne una ulteriore revisione. Ora siamo in attesa di definire le linee guida, cercando di trovare un punto di incontro tra la sostenibilità economica dell’ente pubblico e quello delle imprese. Queste dinamiche interessano tutti i cantieri della provincia, non soltanto quelli dell’Alto Garda».

Nello specifico il presidente Fugatti, anche grazie all’intervento del dirigente generale del dipartimento Infrastrutture Martorano, ha aggiornato i presenti sullo stato dei lavori dei principali cantieri. Per il tunnel, opera complessa e impegnativa, alcuni ritardi sono imputabili a infiltrazioni che hanno rallentato i lavori in entrambi i tunnel, quello principale e il cunicolo di servizio. Se il primo ha raggiunto circa il 40% dello scavo, per il secondo si è oltre il 70%, con la previsione di abbattere i rispettivi diaframmi nel 2023 e, per il cunicolo, nel corso dell’anno. Sul successivo collegamento di uscita, l’ing. Martorano stima che la fine dei lavori sarà analoga per entrambe le opere, all’incirca nel primo quadrimestre del 2025.

«Sulla ciclovia crediamo di essere nei tempi – ha commentato Fugatti – così come per gli interventi accessori di sistemazione della viabilità. Per le infrastrutture invece che dipendono da Patrimonio del Trentino, stiamo valutando la possibilità di nominare un commissario che segua i lavori del Centro congressi e del Palafiere, nonché del Palasport. Si profilano tempi molto complicati ma gli interventi che abbiamo in programma sono importanti e contiamo di arrivare fino in fondo».

 


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