Varignano di Arco: una nuova strada per Padaro?

Conto alla rovescia per la cosiddetta “circonvallazione” di Varignano, a cui si potrebbe davvero mettere mano entro la fine della legislatura corrente, quando potrebbero diventare operative le delibere relative alla sua progettazione. A garantirlo è stato l’assessore alle finanze Tomaso Ricci che, dopo mesi di riunioni e contatti, è riuscito a stringere un accordo con i Buzzi, proprietari dell’ex cementificio e di quella strada parallela a via Vittorio Veneto, oggi non transitabile perché non ancora acquisita dal Comune, che dovrebbe diventare un giorno l’alternativa viabilistica alla strada per Padaro e San Giovanni. L’operazione consentirà di eliminare dal centro di Varignano tutto il traffico “parassita” di collegamento con le frazioni più a monte e di garantire maggiore sicurezza lungo un percorso in cui auto e pedoni faticano a convivere pacificamente. Ma la strada – è proprio il caso di dirlo – è ancora tutta in salita. I Buzzi infatti sono proprietari solo di un terzo di quell’area, mentre il resto risulta intestato a persone non più rintracciabili. Per questo il Comune ha chiesto ai proprietari dell’ex cementificio di chiedere ad un giudice l’acquisizione del tratto di strada rimanente per usucapione. Solo così sarà possibile unificare quel tratto, renderlo pubblico e progettare l’intervento che dovrebbe eliminare il traffico dal centro della frazione. In questo modo si riuscirà contemporaneamente a porre un freno ad un secondo problema legato alla presenza di quella via privata, ovvero il parcheggio selvaggio. Molte sono le auto lasciate in sosta approssimativa sull’asfalto, ma molte sono anche le auto che usano quella strada come scorciatoia: il rischio di trovare ostacoli dietro una curva è assai elevato. Con la sistemazione dell’intera area il problema sarà cancellato automaticamente.