Variante fascia lago, braccio di ferro tra Comune e Provincia

Claudio Chiarani23/07/20201min
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La campagna elettorale, parzialmente “ritardata” a causa dell’emergenza sanitaria che ha fatto slittare la date delle prossime elezioni comunali al 20 settembre prossimo (erano previste a maggio scorso) ha ripreso vigore. L’applicazione sulla normativa urbanistica, però, rischia d’innescare una diatriba, appunto, tra PAT e Comune sulla famosa variante fascia lago. L’attuale amministrazione guidata dal primo cittadino Adalberto Mosaner ha chiesto in Provincia di nominare un apposito commissario il quale provveda all’adozione della variante obbligatoria, ma da Trento la risposta è che non sussistono i presupposti per la nomina. La risposta ufficiale è arrivata sulla scrivania della dott.ssa Anna Cattoi, segretario generale reggente. Un no che da una parte riveste una risposta tecnico-normativa, un aspetto questo sul quale le due posizioni di Comune a Pat non convergono affatto, dall’altra c’è anche una ragione politica, ossia le prossime elezioni amministrative di settembre (con eventuale turno di ballottaggio 15 giorni dopo, lunedì 5 ottobre). Per il sindaco Mosaner, però, dopo due sedute consiliari andate deserte e una variante che dev’essere obbligatoria per legge la nomina di un Commissario è dovuta. Ma, come detto, la Provincia risponde di no.

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