Variante dei centri storici ad Arco: da lunedì si possono presentare le proposte
ARCO – La Variante al Piano Regolatore Generale dedicata a tutti i centri storici è stata approntata dall’Amministrazione comunale nel corso degli ultimi ultimi anni, con un lungo e complesso lavoro che, com’è noto, vicissitudini consiliari hanno bloccato, interrompendone l’iter di approvazione. «Di fronte all’atteggiamento poco responsabile delle forze consiliari che hanno scelto di abbandonare i lavori – dice l’assessore all’urbanistica Stefano Miori – anteponendo valutazioni strumentali all’interesse collettivo, l’Amministrazione risponde con decisione e coerenza riattivando l’iter di approvazione di questo strumento urbanistico, che consentirà di riqualificare i centri storici mediante il recupero e il riutilizzo del patrimonio edilizio esistente, anche come alternativa al consumo di territorio, e di incentivare metodologie costruttive per il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici e per la valorizzazione degli immobili».
Prima tappa: la pubblicazione all’albo pretorio informatico dell’Avviso di legge (art. 37, comma 1 della legge provinciale 4 agosto 2015, n.15) per 30 giorni (da lunedì 10 luglio a martedì 8 agosto), periodo durante il quale chiunque potrà presentare «proposte non vincolanti», a fini meramente collaborativi. Decorsi i trenta giorni, il Comune, anche valutando i contributi partecipativi contenuti nelle proposte ricevute, darà avvio agli interventi di perfezionamento della Variante al Prg. Va evidenziato che le «proposte non vincolanti» non sostituiscono le «osservazioni», che potranno essere presentate durante il periodo di deposito della Variante, a seguito della prima adozione da parte del Consiglio comunale.
La Variante sarà costituita su un fronte dall’analisi dei centri storici e degli edifici storici isolati, con l’aggiornamento delle informazioni sul patrimonio edilizio esistente, sull’altro fronte dalla revisione normativa degli indirizzi dettati a livello comunale mediante il Prg, con l’obiettivo di recuperare il patrimonio edilizio esistente, come alternativa al consumo di territorio libero, e la contemporanea incentivazione di metodologie costruttive tese al miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici e alla valorizzazione degli immobili.
«Nell’ambito della Variante saranno recepite le modifiche introdotte dalla nuova normativa provinciale in campo urbanistico – dice l’assessore Miori – con particolare attenzione agli effetti delle nuove definizioni delle categorie di intervento e delle possibilità di ampliamento e sopraelevazione degli edifici. Dalla decadenza della precedente variante, lo scorso 27 giugno, tali normative si possono applicare sul territorio del Comune di Arco in modo indiscriminato, anche in assenza di una loro specifica declinazione, con effetti potenzialmente molto problematici. La tempestiva riattivazione della Variante dei centri storici è dunque un’azione e responsabilità per contrapporre a certi dinamismi politici e alle molte chiacchiere la concretezza dell’amministrare, riconducendo nell’alveo di un puntuale controllo del territorio l’insieme degli edifici storici di Arco e il loro sviluppo».