Vallo tomo del Brione: terminato il primo Lotto, arrivano 7 mila piante

Redazione11/01/20223min
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Si è svolto nel primo pomeriggio di lunedì 10 gennaio il sopralluogo conclusivo al vallo tomo del Linfano con la consegna dell’opera. Quello appena terminato, lungo circa 675 metri, è il primo e il principale di tre lotti.
La zona è da tempo immemore soggetta a crolli di massi dal monte Brione, al punto che alcuni edifici sono stati costruiti a ridosso di grossi massi franati in tempi antichi. Le cronache documentano in particolare il crollo dell’inverno 1985, con un masso di circa 60 metri cubi finito in mezzo alla statale, poco a sud della Ca’ Rossa, in seguito al quale furono installate delle barriere metalliche paramassi. Ma la mattina del 9 marzo 2014, come molti ricordano, si staccò una frana circa 400 metri cubi, colpì una casa privata e il residence Verdeblu, demolendone parte del lato nord e distruggendo alcune auto in sosta, oltre a rompere un tubo della rete di distribuzione del metano di Alto Garda Servizi. Dopo i primi interventi di messa in sicurezza e di allontanamento precauzionale di persone residenti, furono eseguiti i primi lavori si messa in sicurezza e verifiche che stabilirono come le attività agronomiche direttamente sottoposte alle pareti erano da ritenere a elevato rischio per l’incolumità personale.

Da qui la decisione del Comune di Arco di mettere in sicurezza il versante settentrionale del monte Brione con un manufatto che difendesse una fascia di versante lunga circa un chilometro, suddivisa in quattro segmenti, a monte della fascia abitata esistente sulle pendici orientali del monte Brione (posizionare l’opera sui terreni in adiacenza alla statale avrebbe comportato l’esproprio di tutti gli edifici esistenti e lo spostamento dei residenti altrove).
I lavori sono iniziati l’8 gennaio 2020. Le opere appena concluse interessano il tratto centrale del versante, che è oggetto di un progetto generale di messa in sicurezza che si estende in entrambe le direzioni. L’intervento lambisce un area di notevole interesse naturalistico di importanza comunitaria (Sic) e storico, in quanto attraversa gli allineamenti delle prime linee del primo conflitto mondiale. L’estensione e l’entità dei dissesti caratteristici dell’ammasso roccioso portò a escludere ogni tipologia di intervento di tipo attivo e portò alla progettazione di un vallo tomo in terra rinforzata, di altezza pari a otto metri, unica tipologia di opera di difesa in grado di intercettare e assorbire l’energia delle enormi masse instabili rilevate in parete (volume di progetto stimato in 64 metri cubi. L’intervento ha previsto il rimboschimento finale di tutte le rampe con ripiantumazione di settemila piantine.
Alla consegna del Primo Lotto erano presenti il sindaco Alessandro Betta e la Giunta comunale al completo, e per il Servizio opere pubbliche, patrimonio e ambiente la responsabile Alessia Fusaro e i vertici delle ditte che hanno portato a termine l’opera.

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