Usi impropri dei terreni agricoli nell’alto Garda, allertata la Provincia

Gianluca Ricci24/02/20212min
AGRICOLTURA CAMPAGNA UVA VITI

Il campanello d’allarme lo aveva suonato la Coldiretti Alto Garda e Ledro, denunciando poco tempo fa l’intensificazione del fenomeno dell’utilizzo improprio di piccole particelle fondiarie anche in zone agricole di pregio da parte di non agricoltori. Un vero problema, nelle campagne dell’alto Garda, al punto tale che in un recente incontro fra l’assessora provinciale all’agricoltura Giulia Zanotelli, il vicesindaco di Arco Roberto Zampiccoli e Franco Gatti, il consigliere comunale di Riva del Garda incaricato di seguire le problematiche del mondo agricolo, si è fatto il punto della situazione. Se in altre aree del Trentino il fenomeno risulta di dimensioni modeste, se non pressoché nulle, nell’alto Garda sta invece assumendo proporzioni preoccupanti. La legge provinciale, d’altronde, non lo impedisce: chiunque possegga un appezzamento di tremila metri quadrati può utilizzarlo per metterci le galline, e realizzare dunque un piccolo pollaio, o i cavalli, e costruire una ministalla, o installarvi giochi per bambini per poterci trascorrere qualche ora in famiglia durante il fine settimana, o collocarvi un piccolo capanno degli attrezzi con tutte le conseguenze che ciò comporta. Innanzitutto un aumento dei prezzi dei terreni a danno dei contadini intenzionati magari ad ampliare le loro proprietà. In secondo luogo un vero e proprio snaturamento del territorio, visto che in questi casi nessuno impedisce di recintare i terreni con delle reti o di lavorarci su per renderli adatti ai nuovi scopi. Per questo sia Zampiccoli che Gatti hanno chiesto all’assessora provinciale che si attivi per modificare queste norme e per rendere più complicato ottenere i permessi necessari a realizzare interventi simili. Non è possibile che, approfittando di regole poco restrittive, ci sia qualcuno che possa realizzare minimaneggi o parchi giochi familiari o giardinetti o stube truccate da capanni attrezzi in aree che invece dovrebbero godere di una protezione specifica. È necessario che la Provincia intervenga prima che sia troppo tardi.

La Busa Vorremmo mostrarti le notifiche per restare aggiornato sulle ultime notizie.
Rifiuta
Consenti notifiche