Un premio al Trentino che lotta contro la pandemia

Redazione08/06/20214min
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“I valori su cui poggia l’Autonomia trentina sono da voi ampiamente rappresentati e la comunità trentina vi è grata per quanto avete fatto”. Con queste parole il presidente Maurizio Fugatti ha voluto ringraziare le 41 persone che sono state insignite delle onorificenze al merito della Repubblica Italiana concesse con Decreto del Capo dello Stato lo scorso 27 dicembre. Assegnati un titolo di Commendatore, quattro titoli di Ufficiale e 36 titoli di Cavaliere a chi, personalmente o per le organizzazioni in cui opera, ha incarnato le virtù civili più profonde nella lotta contro la pandemia.
Presenti, oltre al presidente Fugatti, il commissario del Governo, Sandro Lombardi, il sindaco di Trento Franco Ianeselli, il presidente del Consorzio dei Comuni, Paride Gianmoena, il questore Claudio Cracovia e i comandanti provinciali dei Carabinieri, colonnello Simone Salotti, e della Guardia di Finanza, colonnello Mario Palumbo.
L’Ordine al Merito della Repubblica ricompensa i cittadini che si sono distinti per le benemerenze acquisite verso la Nazione nei campi delle scienze, delle arti, delle lettere, dell’economia, nel disimpegno di cariche pubbliche e di attività svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari.
Con queste concessioni onorifiche, il Presidente della Repubblica ha voluto premiare anche medici, sanitari, volontari, operatori della protezione civile, vigili del fuoco, forze dell’ordine e altri che si sono prodigati per salvare vite umane e contrastare la grave crisi sanitaria, in particolare nel primo lockdown.
“Momenti come questi – ha detto rivolgendosi ai premiati Fugatti – indicano che siamo nella fase della ripartenza, lo capiamo parlando coi cittadini che hanno dentro una nuova fiducia verso il futuro. Voi rappresentate nel vostro spirito di volontariato e sacrificio l’essenza dei valori civili che sono l’essenza dell’Autonomia trentina”.
Momento di profonda commozione si è vissuto in sala Depero quando è arrivato il turno di Luciano Buffa, scomparso nel frattempo, e il cui diploma è stato ritirato dal figlio Mattia.
Per quello che riguarda l’Alto Garda hanno ricevuto l’Onorificenza di cavaliere:
TULLIO IOPPI di Arco, in qualità di Presidente della Federazione dei Corpi dei Vigili del Fuoco Volontari del Trentino, ha garantito, durante la gestione emergenziale, il rapporto con 6.000 volontari nella distribuzione alla popolazione di tre milioni di dispositivi di protezione durante la fase del lockdown.
NARDELLI Dr. ROMANO di Trento, Direttore Medico responsabile del reparto di Pneumologia dell’Ospedale di Arco è stato, fin dai primi giorni di pandemia, il punto di riferimento clinico ed organizzativo delle patologie polmonari da Covid-19, garantendo a tutto il Servizio Sanitario Provinciale una guida intelligente e di sacrificio che ha consentito di salvare centinaia di vite umane ed una successiva riabilitazione polmonare
SARTORI Dott.ssa FEDERICA di Vallelaghi, si è particolarmente distinta nel gestire le attività sociali legate al mondo della cooperazione, dell’associazionismo e del volontariato con particolar attenzione alle persone fragili socialmente ed economicamente con il progetto “restaacasa@passoio”.

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