Un abbraccio e un sorriso nel disegno di un bambino

Redazione04/02/20213min
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Poteva forse esistere un Natale senza il calore di un abbraccio sincero? Per Clown Family OdV, associazione di volontariato di Arco che opera in ospedali, case famiglia, scuole, case di riposo e centri per persone con disabilità della Provincia di Trento e che effettua servizi anche in ambito nazionale ed internazionale, la risposta era inequivocabile: il Natale doveva essere colorato e ricco di sorrisi, pieno di calore e di “abbracci”, malgrado la pandemia che ha guastato un po’ la spontaneità del contatto e dello scambio di affetto tra le generazioni.
Dall’entusiasmo di poterci essere, seppur da lontano, in un battibaleno è nato un progetto inclusivo, propositivo e colmo di amore per tutte quelle persone che, trovandosi nelle RSA, non potevano godere della presenza fisica dei loro cari durante i giorni delle festività.

Grazie alla meravigliosa collaborazione delle bimbe e dei bimbi di alcune scuole elementari e materne della zona Alto Garda e Ledro, Mori, Ponte Arche, Vigo Lomaso, Cavrasto, Darzo, Novaledo e Ponte Caffaro e dei loro educatori e genitori e anche per merito di un tam tam mediatico che ha permesso di raggiungere tantissime persone, sono stati raccolti centinaia e centinaia di coloratissimi disegni che Clown Family ha distribuito nelle strutture trentine ma anche in quelle di Ivrea, di Lessolo (Piemonte), di Ponte Caffaro (Lombardia) e di Meledo (Veneto).
“Quanto entusiasmo e quanto desiderio di continuare a mettersi in gioco – sottolinea la presidente di Clown Family, Francesca Bonazza – ho potuto sentire sulla mia pelle e vedere sui volti di tutti i nostri soci ed in particolare nei clown che da più vicino si sono occupati del progetto nei giorni concitati della raccolta dei disegni, dei contatti con le scuole e con le RSA, delle forti emozioni che hanno reso più colorato questo Natale. La dedizione della squadra, formata dai clown Girasole, Pizzicamì, Soffio Divento, Giote, Bloom e Hope, che ha ideato e seguito il progetto passo passo, dalle locandine fino alla distribuzione dei disegni nella ventina di RSA coinvolte, ha dato origine a quella che speriamo diventi una vera e propria tradizione per la nostra associazione, vista la disponibilità e la solidarietà che abbiamo potuto toccare con mano”.
Il progetto quindi non finirà qui e Clown Family sta già pensando a come mantenere viva quest’onda di bene che li ha sommersi letteralmente. Un ringraziamento sincero e sentito va a tutti i meravigliosi bambini che hanno saputo fissare indelebilmente su quei fogli bianchi tutto il loro amore per i “nonni”, ai loro educatori, ai loro genitori e a tutti gli operatori delle RSA che si sono fatti ponte tra le generazioni.

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