Ucraina: incontro ad Arco tra profughi, famiglie e istituzioni
Si è svolto nel pomeriggio di giovedì 31 marzo al Centro giovani Cantiere 26 un incontro tra i cittadini ucraini giunti ad Arco in conseguenza dell’invasione del loro Paese da parte della Russia e le famiglie arcensi che li hanno accolti.
L’iniziativa di conoscenza reciproca, oltre che per raccogliere bisogni e coordinare gli aiuti, è stata organizzata dall’Ufficio politiche sociali del Comune assieme alla biblioteca civica «Bruno Emmert», in collaborazione con l’Istituto comprensivo di Arco, il locale Centro di ascolto e solidarietà della Caritas, l’associazione Psicologi dei Popoli, l’associazione culturale ucraina Rasom e l’Apsp Casa Mia di Riva del Garda. Per l’amministrazione comunale c’erano il sindaco Alessandro Betta, assessori e funzionari, per l’Istituto comprensivo la dirigente Claudia Terranova; per il Cedas Romano Turrini. Con loro, i referenti di tutti i soggetti coinvolti, compreso l’oratorio San Gabriele, per il quale c’era Franco Righi, presidente dell’associazione Noi Oratorio Arco.
«Ci ritroviamo impreparati di fronte a un fatto di questa gravità e di queste proporzioni – ha detto il sindaco Betta – perché per un fatto simile non si poteva essere pronti. Quello però che posso dire è che tante delle iniziativa sorte in queste settimane sono nate in modo assolutamente spontaneo. Devo quindi ringraziare la mia comunità: tutte le persone che vedete qui si sono date da fare in prima persona, hanno fatto la propria parte, così come accaduto di recente per la pandemia. Abbiamo in Trentino un servizio di protezione civile forte e anche una rete sociale che si è attivata prontamente. Nel salutarvi e nel ribadirvi che siete le benvenute e i benvenuti, e nel sottolineare come la Costituzione italiana sia contro ogni guerra, ringrazio la mia comunità, della quale non posso che essere orgoglioso».
Quindi la dirigente Terranova e la prof.ssa Laura Angelini hanno spiegato come le scuole arcensi siano aperte ai giovani studenti ucraini e hanno illustrato la procedura per accedere alle lezioni, rimarcando che l’invito a tutti i bambini e i ragazzi ucraini è di frequentare le scuole arcensi, dove potranno contare, all’occorrenza, anche sul necessario corredo scolastico per seguire in dad le lezioni della propria scuola in Ucraina.