Turismo: lago di Garda a numero chiuso?

Claudio Chiarani17/04/20233min
panorama garda punta larici nikon contest_DSC0472 web

 

Ivan De Beni, presidente di Federalberghi Garda Veneto e nel recente passato primo cittadino di Bardolino, vedrebbe bene un “modello” Alto Adige anche per il Garda, ossia un “tetto” ai pernottamenti. Lo ha dichiarato al quotidiano L’Arena in un articolo nel quale si dice preoccupato per il sovra-turismo che il Garda sta generando, perché se un contenitore si riempie troppo poi sversa e scoppia. E allora la metà non è più appetibile. Di troppe presenze sul Garda trentino si parla da anni, qualcuno in passato aveva ipotizzato il numero chiuso per non creare affanno, sia alle strutture ricettive sia verso l’affollamento che genera troppo traffico e non permette una mobilità sostenibile, criticità alle quali la nostra APT Garda Dolomiti sta cercando di porre rimedio in qualche modo con le iniziative di Bus&Go, ad esempio, volte a convincere l’ospite a spostarsi sul territorio senza la propria macchina. Monitorare ciò che accadrà in Alto Adige, spiega sempre De Beni, sarà fondamentale per capire se mettere il numero chiuso ai pernottamenti sarà la soluzione (o parte della soluzione) per non mandare la località sotto stress. “Mettendo un freno hanno iniziato a raccogliere i benefici – dice testualmente a L’Arena il presidente di Federalberghi Garda Veneto – e con l’appeal che il Benaco ha a livello mondiale, con le sue tre sponde accoglienti che sono interesse per i Tour operator di tutto il mondo di sicuro nel futuro prossimo le presenze aumenteranno ancora. Un ruolo importante lo potrebbe svolgere la Comunità del Garda, ente che su questo tema ha già dimostrato grande sensibilità. L’ideale – dice nero su bianco de Beni in conclusione – è raccogliere le necessità e gli indirizzi dei vari attori al fine di avere gli strumenti e i dati sui quali prendere importanti decisioni. Serve un deciso cambio di rotta: bloccare ogni nuova struttura, sia alberghiera sia ricettiva per evitare consumo di territorio e nuovi posti letto. Dobbiamo fermarci e gestire ciò che già abbiamo”.

 

La Busa Vorremmo mostrarti le notifiche per restare aggiornato sulle ultime notizie.
Rifiuta
Consenti notifiche