Tunnel Loppio-Busa: ecco il collegamento con Arco, Linfano e Cretaccio
Un nuovo ponte sul fiume Sarca, un viadotto con nove pilastri di sostegno, una “bretella” di oltre un chilometro, la deviazione del corso del Rio Salone, due sottopassi e maxi-rotatorie. Come pure modifiche agli attuali percorsi ciclopedonali lungo l’asta del Sarca. Mentre il collegamento con la futura circonvallazione (o by pass) di Torbole è svanito.
Linfano e Pratosaiano di Arco cambieranno aspetto nei prossimi anni per i lavori di completamento del collegamento San Giovanni – Cretaccio (alias Unità funzionale tre, UF3) che dall’uscita del tunnel sulla Maza incanalerà tutto il traffico in zona Cretaccio, fra i vitigni di Linfano.
Tutto questo emerge dagli incartamenti provinciali che il consigliere provinciale di Onda, Filippo Degasperi, è riuscito a farsi consegnare (“a fatica”…) in risposta a una sua interrogazione. Mancano ancora le risposte della Valutazione d’impatto ambientale (Via), ma dagli elaborati si capisce la mole di interventi del nuovo collegamento stradale nella zona di Pratosaiano che sarà “affettata” in diagonale dalla cima dell’ex discarica della Maza, ancora in fase di bonifica, fino alla Zona industriale di Arco, a Linfano, con una bretella stradale, lunga 1.140 metri, che avrà una pendenza massima del 7 per cento. Per mitigare l’aspetto visivo della stessa saranno realizzati tomi di terra, un viadotto con file di tre pilastri, due nuovi sottopassi, la deviazione del Rio Salone, un nuovo ponte sul fiume Sarca e due mega-rotatorie (all’uscita del tunnel e una in via Sabbioni). Inoltre saranno previste modifiche all’attuale strada di Linfano e ai percorsi ciclopedonali.
Saranno lavori molto “violenti” per la zona di Linfano. Lo dicono gli stessi incartamenti della Provincia consegnati al consigliere provinciale Degasperi, con valutazioni che vanno dal “medio” all’alto in 6 degli 8 tratti del progetto.
A preoccupare maggiormente il consigliere provinciale Degasperi (Onda) c’è un aspetto altrettanto importante. “Nel lotto 3 della Loppio – Busa è sparita la rotatoria per l’interconnessione con la circonvallazione di Torbole – sottolinea Degasperi nella sua interrogazione al presidente del consiglio provinciale, Claudio Soini – quali sono le alternative allo studio? Nel corso della discussione della mozione dedicata al completamento del progetto della viabilità dell’Alto Garda è stato chiarito che il cosiddetto Lotto 3 è praticamente pronto – scrive ancora Degasperi – Dalla rotatoria allo sbocco sud del tunnel fino alla rotatoria della confluenza con la strada del Linfano le idee sono chiare e, secondo il presidente della Provincia, si concretizzeranno entro il 2027. È altrettanto chiaro che non sarà il Lotto 3 a risolvere i problemi di circolazione che da decenni penalizzano residenti e ospiti in Alto Garda”.
“È sempre il presidente della Provincia a far sapere ai trentini che, per esempio, il tema della circonvallazione di Torbole non è all’ordine del giorno, mancando i soldi – puntualizza Degasperi (Onda) – Come noto però, non sono le risorse a mancare. Si tratta piuttosto di una scelta che ha spostato a data da destinarsi il tema del by pass di Torbole, privilegiando invece opere come i 5 km di ciclovia da Riva a Limone”.
“Per fornire all’Alto Garda un sistema viabilistico adeguato alle esigenze della popolazione locale e dei turisti – conclude Filippo Degasperi – è urgente approfondire tempestivamente con il territorio come la circonvallazione di Torbole si potrebbe allacciare all’arteria in via di realizzazione, identificando almeno le soluzioni migliori per il raccordo con il futuro by pass di Torbole”.