Truffe e furti nell’Alto Garda: il vademecum per prevenirli

Grande partecipazione e interesse alla serata pubblica informativa di martedì 9 dicembre «Tutelarsi dalle truffe e dai furti». A fornire ai partecipanti consigli pratici e strategie per riconoscere i pericoli e proteggere se stessi e la propria comunità sono stati il Luogotenente Carica Speciale Mirko Sollecito, comandante della stazione dei carabinieri di Arco, e Filippo Paoli, comandante del corpo intercomunale di polizia locale Alto Garda e Ledro. I relatori, anche per le tante domande del pubblico, nel tempo a disposizione hanno però esaurito solo metà del programma, quello relativo ai furti, per cui a breve sarà organizzata una seconda serata dedicata alle truffe.
Tra le indicazioni per evitare i furti in casa, emerse nel corso della serata:
● chiudere sempre porte e finestre, anche per assenze brevissime: molti furti avvengono in pochi minuti e anche un semplice passaggio in garage o da un vicino può lasciare l’abitazione esposta e facilmente accessibile;
● non aprire il portone o il cancello automatico se non siete certi di chi ha citofonato;
● dotarsi di serrature moderne e infissi certificati, il che aumenta in modo significativo i tempi di effrazione, rendendo la casa meno appetibile e spesso facendo desistere i ladri;
● se si abita in un piano basso o in una casa indipendente, installare delle grate alle finestre, delle tapparelle blindate oppure dei vetri antisfondamento;
● installare dei dispositivi antifurto controllabili dal proprio smartphone e collegati possibilmente con i numeri di emergenza, non informando nessuno del tipo di apparecchiature di cui ci si è dotati, né della presenza di eventuali casseforti;
● ogni volta che si esce di casa, ricordarsi di attivare l’allarme, anche per uscite di breve durata;
● se non già presente, farsi installare una porta blindata con spioncino e serratura di sicurezza; anche l’installazione di videocitofoni e telecamere, preferibilmente accessibili da remoto, è un accorgimento utile; accertarsi che la chiave non sia facilmente duplicabile;
● illuminare con particolare attenzione l’ingresso e le zone buie, anche con sensori di movimento e sistemi di allarme collegati a centrali operative private, il che costituisce un deterrente estremamente efficace, specialmente nelle ore serali e notturne;
● evitare segnali che rendano evidente un’assenza prolungata, come posta che si accumula, serrande costantemente abbassate o luci sempre spente; timer per l’illuminazione e il supporto di un vicino possono essere molto utili;
● evitate di attaccare targhette al portachiavi con nome e indirizzo che possano, in caso di smarrimento, far individuare immediatamente l’appartamento;
● non condividere, anche attraverso i canali social, informazioni circa i propri spostamenti, soprattutto in caso di assenze prolungate: foto di vacanze o spostamenti condivisi in tempo reale possono indicare a terzi l’assenza in casa dei proprietari;
● nei casi di breve assenza, o se si è soli in casa, lasciare accesa una luce in modo da mostrare all’esterno che la casa è abitata; in commercio esistono dei dispositivi a timer che possono essere programmati per l’accensione e lo spegnimento a tempi stabiliti;
● non lasciare mai la chiave della porta di casa in posti facilmente intuibili e vicini all’ingresso;
● non lasciare biglietti di messaggio attaccati alla porta, che lascino intendere che in casa non c’è nessuno;
● coltivare un rapporto di fiducia con i vicini scambiandosi i numeri di telefono per poterli contattare in caso di prima necessità: una comunità vigile è uno dei mezzi più efficaci per prevenire intrusioni e individuare tempestivamente comportamenti sospetti;
● diffidare di sedicenti tecnici, venditori porta a porta o persone che chiedono informazioni in modo anomalo: questi comportamenti possono essere sopralluoghi preliminari in previsione di un furto;
● custodire i beni di valore in luoghi sicuri e non facilmente intuibili; le casseforti certificate garantiscono un livello di protezione superiore rispetto ai nascondigli domestici abituali;
● fotografare e catalogare gli oggetti di valore, il che permette, in caso di furto, di agevolare l’attività investigativa e aumentare le possibilità di recupero dei beni sottratti;
● segnalare immediatamente ogni comportamento sospetto al Numero unico di emergenza 112: anche un dettaglio apparentemente irrilevante può rivelarsi determinante per prevenire un reato o intervenire tempestivamente;
● nel caso in cui ci si accorga che la serratura è stata manomessa o che la porta è socchiusa, non entrare in casa e chiamare immediatamente il 112; e se appena entrati ci si rende conto che la casa è stata violata, non toccare nulla, per non inquinare le prove;
● nel malaugurato caso in cui ci si imbatta in un ladro in casa, è fortemente sconsigliato intervenire fisicamente contro di lui, principalmente per motivi legati alla sicurezza personale. Se messo alle strette o sorpreso, infatti, potrebbe reagire in modo imprevedibile e violento. Occorre considerare che potrebbe essere armato (anche con oggetti improvvisati come cacciaviti o piedi di porco) e, preso dal panico, potrebbe ferire gravemente chi li avesse scoperti o affrontati. Inoltre potrebbe non essere solo, oppure sotto l’effetto di sostanze stupefacenti (quindi non in grado di valutare correttamente le proprie reazioni), o avere intenzioni che vanno oltre il semplice furto. Le forze dell’ordine e gli esperti di sicurezza raccomandano di dare priorità all’incolumità propria e dei propri familiari: la vita e la salute sono molto più preziose di qualsiasi oggetto materiale.










