Trovato un alloggio provvisorio a Campi di Riva per la famiglia sfrattata

Redazione15/03/20243min
CHIAVE CASA ABITAZIONE



 

Possono tirare un sospiro di sollievo i sei componenti della famiglia Naji – due genitori e quattro bambini fra i 2 e i 14 anni – che rischiavano di restare senza un tetto sopra la testa, a causa di uno sfratto esecutivo dal proprio appartamento di via Pepe, ad Arco. Ma la vicenda ha portato alla luce un’emergenza lapalissiana nell’Alto Garda e Ledro: “Mancano alloggi provvisori”, spiegano dallo Sportello Casa per Tutti di Trento. La vicenda, che si trascina ormai da quasi due anni, è stata seguita da vicino dallo “Sportello Casa per tutti” di Trento. E racconta che la famiglia cinese, da anni residente ad Arco, è riuscita a trovare un alloggio provvisorio a Campi, grazie all’interessamento dei servizi sociali della Comunità di valle. Si tratta di un appartamento con una sola stanza da letto, un semplice bilocale, che obbligherà però il capofamiglia a trovare un’altra soluzione per dormire, in quanto l’alloggio – a norma di legge – non può ospitare così tante persone insieme. Tuttavia la famiglia Naji ha trovato l’accordo con il vecchio proprietario di casa (anche lui segnato dall’intera vicenda) e riconsegnerà le chiavi dell’alloggio fra pochi giorni, in tempo utile per completare il trasloco a Campi.
Il futuro della famiglia Naji resta però nebuloso. Dai trasporti pubblici per i ragazzi che devono andare all’asilo e a scuola ad Arco al fatto che la madre non ha la patente.
“Tutta questa vicenda mostra l’importanza della pressione esercitata sulle istituzioni locali di fronte all’emergenza abitativa – spiegano dallo Sportello Casa per tutti – Ogni Comune dovrebbe avere degli alloggi provvisori per i nuclei familiari con minori, disabili e anziani in modo da tutelare inquilini e proprietari. Se Itea funzionasse al meglio ci sarebbe un numero congruo di alloggi di emergenza”.

“Tuttavia, dato il contesto, segnato da affitti turistici incontrollati – continua il comunicato di Sportello Casa per tutti – gli enti locali non possono esimersi dall’identificare e/o dotarsi di alloggi provvisori al fine di tutelare il diritto fondamentale all’abitare. In alternativa, gli enti locali devono istituire un fondo per supportare le famiglie (nella loro integrità) in residence, ostelli e alberghi, strutture che di certo non scarseggiano sul territorio. Questo sarebbe il modo più corretto e sensato di gestire i soldi pubblici, ovvero le tasse dei lavoratori e lavoratrici che spesso e volentieri si trovano sfrattati/e”.
L’attualità della mancanza di alloggi provvisori sarà l’argomento principe della manifestazione organizzata a Trento sabato 13 aprile (dalle ore 15). Per organizzare il corteo è prevista anche un’assemblea pubblica a Riva del Garda, sabato 16 marzo alle ore 16, presso “Luogo Comune”, in via Italo Marchi n. 13.

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