Trentino, le scuole di sci diventano hub del turismo montano

Le scuole di sci del Trentino si preparano a una vera e propria trasformazione: da centri dedicati esclusivamente all’insegnamento dello sci a hub multifunzionali del turismo montano, capaci di offrire attività outdoor durante tutto l’anno. È quanto prevede il progetto “Verso un nuovo Modello per le Professioni di Montagna – Linee strategiche”, presentato all’Astoria Resort di Riva del Garda durante l’assemblea annuale dell’Associazione Maestri di Sci del Trentino (AMST).
L’iniziativa, frutto di oltre quattro anni di lavoro, è stata elaborata congiuntamente da Associazione e Collegio dei Maestri di Sci del Trentino con il contributo scientifico del professor Umberto Martini e del dottor Francesco Dalla Sega (MM&A Studio). Obiettivo: ridisegnare il futuro professionale dei maestri di sci e delle scuole, trasformandoli in punti di riferimento per un turismo sempre più integrato, sostenibile e destagionalizzato.
Il presidente dell’AMST, Andrea Sini, confermato alla guida dell’associazione, ha sottolineato come il comparto, che oggi conta oltre 3.000 maestri di sci e 53 scuole, stia vivendo un momento di profonda riflessione. “Abbiamo voluto guardare avanti – ha detto – per offrire nuove opportunità ai nostri professionisti, in particolare ai giovani, che oggi lavorano in media poco più di 100 giorni all’anno. Le scuole del futuro dovranno saper proporre esperienze legate non solo alla neve, ma anche alla mountain bike, alle escursioni di mezza montagna e alle attività estive”.
Un turismo per tutte le stagioni
A sostenere il progetto è stato anche l’assessore provinciale al turismo Roberto Failoni, che ha parlato di una “svolta necessaria” per garantire la centralità delle scuole di sci nel sistema turistico trentino. “L’obiettivo nei prossimi anni – ha dichiarato – è arrivare a una piena centralità delle scuole di sci, veri e propri centri di servizi che possano diventare riferimento anche in estate. Vogliamo lavorare insieme a Collegio e Associazione per trovare risposte concrete alle sfide del settore”.
Failoni ha inoltre annunciato l’avvio di una sperimentazione già per la prossima stagione invernale, e una nuova delibera provinciale volta a regolamentare l’attività dei maestri stranieri privi di formazione adeguata, per tutelare la qualità e la professionalità del sistema trentino.
“Il turismo sta andando bene – ha aggiunto l’assessore – ed è arrivato il momento di avere coraggio: creiamo un vero sistema valorizzando scuole di sci, impianti e ricettività, e garantiamo la sciabilità in 72 ore. Dobbiamo allungare le stagioni e rendere il Trentino competitivo 12 mesi all’anno”.
Dalla neve all’outdoor, una sfida di visione26272627
Anche Mario Panizza, presidente del Collegio dei Maestri di Sci, e Tullio Serafini, presidente dell’APT Madonna di Campiglio, hanno evidenziato la necessità di uscire dalla “comfort zone” e accogliere il cambiamento con visione e strategia.
Come hanno spiegato i promotori del progetto, la nuova direzione punta su formazione, innovazione e sostenibilità, con una maggiore integrazione tra professioni della montagna e proposte turistiche.27










