Trentino, il valore della cultura: un investimento di oltre 50 milioni di euro

Supera i 50 milioni di euro l’investimento della Provincia autonoma di Trento nel 2024 nelle iniziative curate dalla Soprintendenza per i beni e le attività culturali di cui fanno parte sia il lavoro di conservazione, restauro e valorizzazione del patrimonio culturale sia i progetti e le iniziative sostenute su tutto il territorio dal Servizio attività e produzione culturale, con un finanziamento rispettivamente di circa 5 milioni e di circa 47,5 milioni. Quest’ultima comprende, tra le tante attività, il supporto a musei provinciali, scuole musicali, biblioteche, associazionismo culturale, Trentino Film Commission e residenze artistiche.
Sono alcuni numeri relativi all’attività 2024 della Soprintendenza illustrati oggi alla presenza della vicepresidente e assessore alla cultura Francesca Gerosa, nonché del dirigente dell’Umst Soprintendenza per i beni e le attività culturali Franco Marzatico e della dirigente del Servizio attività e produzione culturale Alessandra Schiavuzzi.
“Sostenere la cultura – così la vicepresidente Gerosa – in tutte le sue declinazioni significa credere nella sua importanza per la crescita di tutta la comunità. Nel 2024 – ha spiegato la vicepresidente – abbiamo avviato un percorso di valorizzazione anche della rete culturale affinché la cultura sia sempre di più traino anche per il turismo”.
“Ci sono molti interventi sul territorio – le parole del dirigente Marzatico – che vanno dalla tutela e conservazione dei beni culturali, alla ricerca archeologica, ai restauri degli affreschi, fino alla promozione di attività culturali come il sostegno a musei, scuole musicali e associazioni. Queste attività sono molto importanti perché dimostrano la vivacità culturale del nostro territorio e coinvolgono tanto i cittadini quanto il mondo scolastico. Tutte queste azioni favoriscono la coesione sociale, il senso di appartenenza, la consapevolezza dell’importanza della bellezza e, allo stesso tempo, favoriscono la capacità attrattiva del nostro territorio, mettendo in evidenza le sue caratteristiche uniche”.
Tra i diversi punti, è stato evidenziato l’aumento della contribuzione per la conservazione, restauro e manutenzione straordinaria di beni culturali tutelati, cresciuti annualmente da 2.300.000 a 3.150.000 euro (+850.000 euro), anche per effetto dell’incremento della soglia riconosciuta al privato a cui è riconosciuto fino all’80% delle spese di restauro.