Trentino e Garda, turismo in crescita rispetto al 2019
Sei mesi “da favola.” Così, in estrema sintesi, si potrebbero riassumere i dati statistici de periodo gennaio-giugno 2022 in fatto di turismo. E il + 1% che caratterizza il primo semestre 2022 nelle strutture alberghiere lo si deve agli italiani, ospiti che sul Garda trentino si fanno vedere poco. Trentino Marketing ha campionato ben 1.383 strutture alberghiere su 1.432 arrivando, all’incremento dell’1% di presenze rispetto allo stesso periodo del 2019, anno che ha preceduto la pandemia da Covid 19.
Che agli italiani abbiano riscoperto il Trentino, secondo il presidente di Trentino Marketing Giovanni Battaiola, lo si deve al fatto di aver saputo offrire durante la pandemia un’ospitalità migliore di prossimità rispetto ad altre località estere. Diverso il trend dell’ospite straniero che gira ancora poco, ma non va dimenticato che in Europa è in corso un conflitto tra la Russia e l’Ucraina, e che questa guerra non giova certo alla tranquillità internazionale. Crisi che, se si aggiunge quella di Governo in Italia e le difficoltà negli spostamenti, tra scioperi e disagi vari, allora si capiscono le conseguenze che il momento internazionale crea e fa pesare sul turismo. Tuttavia, e sempre rispetto al primo semestre del 2019, il movimento nel complesso “italiano” segna un + 3% considerando le strutture extra alberghiere, con un giugno davvero proficuo. Se nel 2019 le 229 strutture trentine erano occupate per il 68,1%, presenze crollate al 33,9 nel 2020 per risalire ad un 53,5% nel 2021, ora le proiezioni per il 2022 vedono la soglia di un ottimo 63%, un recupero ben marcato dividendo luoghi di soggiorno montani come le valli di Fiemme e Fassa, Paganella, San Martino di Castrozza, Madonna di Campiglio, la val di Sole e l’Alpe Cimbra dalle zone di villeggiatura con i laghi della Valsugana, Ledro e Garda. Luoghi che registrano quasi l’80% delle presenze, un dato in netta crescita rispetto al 2020 e 2021. Insomma, per Trentino Marketing c’è un “cauto ottimismo” sul fatto che il 2022 faccia segnare l’ennesimo “record” di una provincia dove si può fare di tutto, dall’acqua alla montagna, dalla terra al cielo con l’azzeccato slogan “vieni in Trentino, respira!”.