Trasformazione digitale e lavoro: quali prospettive?
“Trasformazione digitale e politiche attive del lavoro. Nuovi modelli e prospettive nel processo integrato di presa in carico delle persone”: questo il tema dell’evento organizzato ieri da ADL-Agenzia del Lavoro del Lavoro in collaborazione con TSM-Trentino School of management al Castello del Buonconsiglio, articolato in un seminario e in una successiva tavola rotonda.
La presentazione di tre progetti di ricerca messi a punto da ADL in collaborazione con l’Università di Trento e il Politecnico di Torino ha offerto l’occasione per un ragionamento ad ampio spettro su come processi di innovazione e nuove tecnologie possono essere utilizzate al fine di una più efficace presa in carico della persona che intende beneficiare di servizi per la ricerca di lavoro e, più in generale, nell’ambito delle politiche attive del lavoro.
Tre i progetti da cui si è partiti, avviati dall’Agenzia del Lavoro della Provincia autonoma di Trento per analizzare il potenziale innovativo delle tecnologie digitali, in relazione ai servizi di ricerca del lavoro offerti all’utenza: “Misure di nudging nell’ambito del reinserimento lavorativo e sociale dei beneficiari di reddito di cittadinanza”; “Innovazione PA. Novelty, focus su CPI”, centrato sulla capacità dei centri per l’impiego di generare innovazione, in ambiti come lo smart working; “Tecnologie digitali e politiche attive del lavoro.
Dopo la presentazione dei progetti è seguita la discussione sulle lezioni apprese, assieme a Franco Fraccaroli e Maria Laura Frigotto dell’Università di Trento e a Stefano Sacchi del Politecnico di Torino. Moderata da Stefania Terlizzi, dirigente generale di ADL, la discussione ha cercato di tracciare un filo rosso tra le diverse esperienze progettuali anche in chiave di restituzione al decisore politico di linee di azione e di elementi di discussione per la tavola rotonda.
Dal confronto sono emersi importanti impegni: in primo luogo naturalmente quello di intercettare e valorizzare l’utenza anche attraverso gli strumenti digitali.
Il secondo impegno riguarda l’inclusione digitale, per permettere ai territori di crescere e svilupparsi. Il digitale è la nuova frontiera non solo per l’impresa, lo è anche per il settore pubblico che, da un lato deve offrire beni e servizi innovativi, e dall’altro, deve sapersi trasformare diventando più efficace ed efficiente.