Tragedia familiare a Riva del Garda: donna di 91 anni uccisa dalla figlia

Redazione01/03/20253min
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Un dramma familiare ha sconvolto la tranquillità di Riva del Garda nella notte del primo marzo. Un’anziana di 91 anni è stata trovata senza vita nel suo letto all’interno di un’abitazione situata in via Grazia Deledda. A compiere il tragico gesto sarebbe stata la figlia sessantaduenne, Francesca Rozza, la quale, subito dopo l’accaduto, ha contattato i Carabinieri confessando l’omicidio.
Secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, si tratterebbe di un atto compiuto in un momento di disperazione e non premeditato. La Rozza viveva con la madre da circa sette anni, prendendosi cura di lei in seguito alla morte del padre. L’ipotesi più accreditata, al momento, è che la donna fosse sopraffatta dalla pressione e dal peso dell’assistenza continuativa alla madre, che necessitava di cure costanti.

 

 

Sul luogo del delitto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Riva del Garda, insieme agli specialisti del Nucleo Investigativo di Trento. Le prime analisi forensi hanno rivelato la presenza di una ferita alla testa dell’anziana, compatibile con un colpo inferto con una lampada da tavolo ritrovata nelle vicinanze del corpo e recante tracce di sangue.
Le indagini sono coordinate dalla procuratrice generale di Rovereto, Orietta Canova, che ha disposto il fermo di Francesca Rozza con l’accusa di omicidio aggravato. Durante l’interrogatorio, la donna si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Il suo avvocato, Giovanni Guarini, ha dichiarato che la sua assistita versa in uno stato di forte confusione e che chiarirà la sua posizione nei prossimi giorni.
Nel frattempo, la Procura ha avanzato richiesta di convalida del fermo e una misura cautelare nei confronti della sospettata. Le indagini proseguono per ricostruire con esattezza la dinamica dell’omicidio e individuare il movente preciso dietro questo tragico evento. La donna, fino a una sentenza definitiva, resta presunta innocente.

 

 

Un messaggio di cordoglio sulla vicenda è stato espresso dalla sindaca di Riva del Garda Cristina Santi: “Quello accaduto nella nostra città è un evento molto tragico che scuote la comunità e ci pone diversi interrogativi, il primo su tutti se viene fatto abbastanza per dare sostegno a queste famiglie in difficoltà. Il caregiver si prende cura di familiari non autosufficienti spesso malati, anziani o disabili, una figura invisibile e silenziosa, che deve essere fortemente sostenuta e supportata dalle politiche pubbliche, per evitare che lo sconforto, il senso di impotenza ed abbandono sfocino in veri e propri drammi come quello consumato stanotte. Esprimo con dolore il cordoglio mio personale e di tutta l’Amministrazione comunale per una tragedia che evidenzia una situazione di profondo disagio, che va affrontata in modo trasversale ai vari livelli istituzionali perché purtroppo il bisogno di assistenza è crescente in una comunità che invecchia ed è sempre più sola e indifferente”.