“Totalmente fusi”, a Ledro il viaggio nell’Età del Bronzo
Diademi, spilloni, lame per ascia e il bellissimo “pugnale tipo Ledro”: sono tutti reperti fatti in bronzo, il materiale principe dell’età delle palafitte, tanto importante e innovativo da aver dato il nome a un periodo l'”Età del bronzo”. Domenica 11 agosto, dalle 10 alle 12, il mondo della lavorazione dei metalli sarà al centro di “Totalmente fusi”, il primo appuntamento di “Piazza Preistoria”, la rassegna che per tre domeniche mattina animerà il Museo delle Palafitte del Lago di Ledro con dimostrazioni, musica e laboratori.
Agosto al Museo delle Palafitte del Lago di Ledro coincide con il ritorno di “Piazza Preistoria”, format che trasforma l’antico villaggio palafitticolo in una fucina di idee e iniziative, creando un ponte tra la modernità e la vita di 4.000 anni fa. Il primo appuntamento, domenica 11 agosto dalle 10 alle 12, è con “Totalmente fusi”, una mattinata per conoscere l’affascinante mondo della lavorazione dei metalli, di ieri e di oggi. Dimostrazioni pratiche, tagli laser e laboratori artistici animeranno gli spazi del museo. Tra gli ospiti ci saranno l’archeologo sperimentalista Riccardo Chessa e il maestro artigiano Enzo Pellegrini, che mostreranno come venivano fusi e lavorati il bronzo, il rame e altri metalli per produrre lame, asce, ma anche gioielli e altri oggetti ornamentali,
“Durante la mattinata – spiega lo staff del Museo delle Palafitte del Lago di Ledro – verranno fusi un’ascia e un pugnale che permetteranno di raccontare le ricerche effettuate e in corso sui materiali di Ledro. Il sito palafitticolo di Ledro è famoso a livello archeologico per aver restituito, in quasi cento anni di scavi, un repertorio di oggetti in bronzo davvero pregevole. I reperti più speciali sono i diademi, delle corone, oggetti unici nel loro genere e periodo. Pregevoli nella loro fattura, in due casi decorati con motivi geometrici e a zig-zag, i diademi costituiscono un eccezionale ornamento e un prestigioso segno di distinzione sociale. Quella di domenica sarà l’occasione per scoprire cosa ci accomuna alle civiltà preistoriche e capire, grazie a due esperti del settore, quali sono le differenze tra le tecniche di lavorazione del metallo usate 4.000 anni fa e quelle di ultima generazione di oggi”.
Per le più piccoli ci sarà anche la possibilità di partecipare a un laboratorio creativo “per toccare con mano” la preistoria e realizzare un piccolo gioiello da portarsi a casa come ricordo dell’esperienza.
Prossimi appuntamenti di “Piazza Preistoria”:
Domenica 18 agosto, alle 10: Concerto dei Turban Project
Domenica 25 agosto, alle 10: Concerto degli Abies Alba