Toscolano, raccolta fondi per spese legali del Museo Recuperanti
Per la seconda volta in dieci anni dalla sua nascita, l’associazione Mu.Re (Museo Recuperanti) di Toscolano Maderno si trova ad affrontare una nuova battaglia legale che riguarda il recupero di alcuni oggetti bellici in un’area interdetta in Friuli. L’appello e una raccolta fondi sono stati lanciati da Paolo «Gibba» Campanardi, il «metal detective» della TV, che si occupa insieme ad altri appassionati di studiare gli avvenimenti che hanno interessato l’Alto Garda Bresciano nel corso della Prima Guerra Mondiale.
Le donazioni serviranno a sostenere la battaglia legale intentata al Tribunale di Venezia da una persona che qualche anno fa aveva invitato gli esperti di Toscolano Maderno in Friuli per individuare e recuperare oggetti bellici e civili databili ai primi due decenni del ‘900.
Gli oggetti sono stati in mostra al museo e poi consegnati ai Funzionari un paio di anni fa. La stessa persona che aveva invitato l’Associazione per il recupero, che conosceva bene i luoghi, ha poi sporto denuncia contro di loro perché l’area è interdetta a questo tipo di ricerche.
“Il nostro unico obiettivo – scrivono i volontari – è far sì che questo patrimonio umano di incalcolabile valore, chiamato memoria storica collettiva, non venga mai dimenticato. Il futuro del nostro museo e delle storie custodite al suo interno ha bisogno dell’aiuto di tutti coloro che come noi credono e si riconoscono in valori come lealtà, onestà e fratellanza. Questa azione legale – concludono dal Mu.Re” è stata messa in atto per distruggere il lavoro che con passione, amore e serietà stiamo portando avanti quotidianamente e gratuitamente dal 2015″.
Il Mu.Re, che si occupa di divulgazione e del recupero di testimonianze storiche risalenti alla Prima guerra mondiale, ha lanciato una raccolta fondi su GoFundMe che in soli due giorni è arrivata a 380 donazioni pari a 11mila euro.
È raggiungibile al link https://www.gofundme.com/f/salviamo-il-mure