Tempesta Vaia, 1.500 cantieri forestali per un valore di 20 milioni

Redazione04/11/20243min
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Millecinquecento cantieri forestali – grandi e piccoli – per un impegno finanziario di oltre 20 milioni di euro. È stato imponente il lavoro promosso in Trentino dal Servizio Foreste e dall’Agenzia provinciale delle foreste demaniali (Aprofod) dopo la tempesta Vaia, che a fine ottobre 2018 devastò interi boschi. Nel sesto anniversario di questo evento, palazzo Roccabruna ha ospitato la presentazione del volume “…Dopo Vaia. Le opere e gli interventi per il recupero e la ricostruzione delle foreste trentine” curato dall’ex direttore dell’Ufficio Amministrazione e lavori forestali Mauro Confalonieri.

Complessivamente, nei primi tre anni dopo Vaia, i Sevizi forestali sono intervenuti con ripristini, adeguamenti o tratti di nuove strade, su circa 2mila chilometri di viabilità forestale, pari a circa un terzo della rete stradale forestale del Trentino, per un impegno finanziario di circa 18 milioni di euro. Lungo quelle strade sono transitati ben 6,7 milioni di metri cubi di legname. A necessario complemento della viabilità forestale sono stati costruiti o ampliati piazzali di deposito del legname, sia locali all’interno del bosco, sia strategici nei fondovalle, per circa 230mila metri quadrati (23 ettari) con una spesa di circa 2,5 milioni di euro.
Nel caso di piccoli schianti sparsi, nelle zone della provincia meno colpite, ma soprattutto sulle proprietà del demanio forestale, i fondi straordinari per l’emergenza sono stati utilizzati anche per procedere, in amministrazione diretta, con gli operai forestali, alla raccolta degli schianti per circa 15mila metri cubi e, successivamente, al taglio e lavorazione di piante colpite dal bostrico per altri 22mila metri cubi. La vendita del legname accatastato su piazzale ha permesso di meglio valorizzare, dal punto di vista economico, il prodotto ricavato.
Secondo Redolfi, quanto accaduto mette in luce ancora una volta come sia indispensabile dedicare risorse materiali e umane alla prevenzione, alla difesa del territorio e alla protezione civile in senso lato: “La macchina provinciale ha saputo gestire l’emergenza con grande professionalità e tenacia: ai Servizi forestali va dunque il grazie di tutti i sindaci trentini”.
Il dirigente Giovannini ha dunque ricordato come con Vaia il Trentino non solo abbia subito danni ingenti, ma ha anche sperimentato per la prima volta in modo evidente quelli che sono chiamati eventi estremi: “È importante ricordare ciò che è accaduto e ciò che viene fatto quotidianamente per la cura dei boschi e la tutela idrogeologica, ma anche mettere in luce la capacità di intervenire in maniera celere e snella da parte della struttura, con la propria forza lavoro e in amministrazione diretta, con investimenti contenuti rispetto al grande lavoro che è stato fatto anche grazie alla collaborazione con le imprese boschive del territorio”.

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