SU VILLA ANGERER DI ARCO IL DIBATTITO È MOLTO VIVACE

Che lì non si voglia (almeno le associazioni ambientaliste) lasciar fare un Resort a 5 stelle che aumenti la cubatura esistente ormai lo sanno anche le maestose piante che circondano la villa dell’ex commerciante austriaco che la costruì. Tra visite guidate, riunioni, consigli, idee e quant’altro ormai si dica sul paventato progetto di riqualificazione, l’unico risultato che si può ottenere è che tutto giaccia fermo per altri cinquant’anni. Forse, perché un altro mezzo secolo in quelle condizioni la villa non resisterà, crollerà prima per incuria e “colpa” del tempo che fa il suo inevitabile cammino. Chiaro che un raddoppio delle volumetrie spaventa tutti, un aumento che secondo la cordata che ha presentato un progetto di massima, servirebbe a giustificare l’investimento sulla struttura. La consigliera Colò ha presentato, con la firma di tutta la minoranza consiliare, richiesta di un Consiglio urgente sull’argomento che si dovrebbe fare massimo entro due settimane. L’accordo tra Comune e Provincia non piace a nessuno degli ambientalisti, cosa che anche per il Comitato tutela Romarzollo è stato chiaramente detto durante una riunione qualche sera fa alla Casa sociale di Vigne. L’operazione così come paventata dall’accordo spaventa molte persone, le quali temono per il futuro del parco e del compendio che verrebbe stravolto se veramente i volumi fossero raddoppiati rispetto agli attuali. Mediare tra pubblico, privato, provincia e cittadini è l’unica strada da perseguire se non si vuole che, secondo molti, si ripeta un altro caso come quello dell’ex Argentina ben noto a tutti. Oltre duecento persone nei giorni scorsi si sono presentate ai cancelli di Villa Angerer per dimostrare contro il paventato progetto in essere, persone che nei giorni precedenti avevano visitato magari per la pima volta nella loro vita il monumentale parco prendendo visione dello stato di abbandono e decadenza in cui versa la villa. Una cosa però è ormai certa: il dottor Luigi Fontana, colui il quale aveva detto che realizzare a Villa Angerer un’Accademia della longevità da lui diretta (è professore ordinario all’Università di Brescia e indiscusso luminare mondiale nel campo dell’alimentazione) sarebbe stata una bella occasione per Arco ha praticamente abbandonato l’idea. Altre città sarebbero interessate al progetto.