Strada dissestata a Pratosaiano di Arco, Coldiretti: “Colpa dei camion”

Claudio Chiarani08/12/20233min
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L’allarme lo lancia Romano Calzà, il battagliero presidente della Coldiretti, il quale sottolinea come il transito di mezzi pesanti in zona Pratosaiano di Arco stia gravemente danneggiando l’asfalto e le strade della pregiata zona agricola. Strade interpoderali per il cui transito, logicamente, è stata staccata un’autorizzazione che ora, secondo Calzà, va decisamente revocata. Il “colpevole?” La bonifica dell’ex discarica della Maza che sta generando ricadute negative sull’intero “sistema” in zona. Strade distrutte, inquinamento, incidenti, difficoltà per i mezzi agricoli agli spostamenti e, soprattutto, una generale frustrazione di chi in quelle campagne ci lavora tutti i santi giorni e si vede inascoltato dall’amministrazione comunale. Le cisterne contenenti il percolato sono i mezzi maggiormente messi “sotto accusa” e non ci sono alternative dice Calzà alla stampa, sostenendo che l’autorizzazione al transito va tolta. E non è il solo Calzà a dirlo, bensì i 650 aderenti alla Coldiretti. Il perché è presto detto: quelle strade, o stradine sarebbe meglio dire, possono sopportare il transito di mezzi agricoli non certo pesanti come le autocisterne del percolato, e allora perché non obbligare loro a compiere percorsi differenti da quelli oggi autorizzati? Le buche ormai non si contano più, Calzà stesso ha chiamato i Vigili del Fuoco a fare dei rattoppi, ma ora la situazione è giunta al collasso e la prossima primavera, sostiene sempre il presidente di Coldiretti, se si va avanti così non ci sarà più una strada da percorrere. Una soluzione potrebbe essere una pompa che porta il percolato dal basso verso l’alto, sulla sovrastante statale della Maza come si faceva un tempo, ma se la ditta che si occupa del trasporto del percolato non ha i mezzi adatti l’unica è autorizzare il transito in zona come avviene oggi. Ma l’incidente, chiosa Calzà, è dietro l’angolo, perché molti ciclisti sono già finiti nelle buche che si sono create a causa di un transito ormai non più sopportabile.

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